Intrappolata, non c'è via d'uscita. come una bambina seduta sul ciglio della strada, aspetto che tu mi venga a prendere... che ingenua, chi ti abbandona non verrà a salvarti. veramente, non ho forza. ho deciso che mi lascerò andare alla deriva... almeno così l'avrò scelto io. mi hai sconfitta. non poterti respirare, non poterti parlare, semplicemente non poter stare con te, tutto questo mi ha distrutta. e adesso ho esaurito la mia energia, mollo la presa e precipito in quel vuoto che sai lasciare solo tu, con la tua assenza. che banalità morire così. avrei preferito che fossi stato tu a ferirmi mortalmente e invece sono stata io, col mio amore malato e impossibile. ma mi uccide soprattutto non riuscire a distinguermi dalle altre, a far sì che tu smetta di vedermi e finalmente mi guardi. mi lascio annegare. mi lascio morire. ma anche nella morte, sarai la mia melodia preferita.
vorrei morire dentro le mie speranze vuote... le lacrime svuotano il marcio che c'è dentro di me. ma lasciano solchi profondi e vuoti... non basterà il mio amore per salvarmi. e forse non basterà nemmeno il tuo.
non è passato un giorno senza pensarti, non una notte senza desiderarti, non un pensiero di cui tu non sia stato protagonista... ma nonostante questo, non mi odio affatto e non odio nemmeno te... d'altronde non ci riuscirei mai. odio solo il fatto di rimanere qui, sola, instabile, ad avvelenarmi con i miei stessi sentimenti.
mentre tu non te ne vai mai. rimani lì, impenetrabile, e mi guardi con indifferenza. ma per quanto faccia male, non potrei mai scacciarti via dalla mia vita. no, non potrei. il solo pensiero mi rende ancora più debole.
resta con me. non averti è straziante. ma non poterti nemmeno pensare lo sarebbe ancora di più.
così ho scelto. ho scelto il ghiaccio del tuo sguardo.
perchè anche se non ne conoscerò mai il fuoco, mi resteranno sempre i tuoi occhi da guardare.