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Dedica a cui stai rispondendo

Un amico un pomeriggio mi portò in un posto che non mi piaceva...ricordo le sue parole come se fosse ieri...le ricordo perchè erano pugnalate che non potevano fare male... sentivo il suo amore e l'ho amato come si ama un fratello, per avermi scosso...perchè morire dentro credo sia peggio di tutto...
Riluttante camminavo per i corridoi di quella struttura guardandomi attorno...c'era un cattivo odore come di morte...anche negli occhi delle persone che ci passavano accanto si leggeva qualcosa di spento...senza vita, senza speranza, senza luce...
Ci tornai altre volte...prima per obbligo poi per dovere e infine...per amore...ogni sguardo era un colpo...ogni colpo una sconfitta e al tempo stesso una vittoria...camminando accanto a loro avevo una percezione sempre più chiara di quale sarebbe stato il mio futuro...prendevo coscienza di quale valore avesse la vita e di come lo stavo dimenticando...per niente...
All'inizio non era facile avvicinarsi...era un continuo posso?...posso portarti fuori?...posso farti vedere cosa c'è?...parole che dette da me in quel momento erano ipocrite perchè neanche io vedevo tutto quello che c'era...ma sapevo di non potermi fermare...
Era come se avessero dimenticato i loro sogni di vita da qualche parte...aspettavano senza sapere cosa...desideravano qualcuno che li salvasse e non capivano che i carnefici erano loro stessi...
Mi hanno dato tanto ed io ho ricambiato con tutto ciò che nel mio piccolo potevo offrire...
Quanti se ne siano salvati fino ad oggi non lo so...ma ricordo bene i volti di tutti quelli che si sono persi...devi convivere con il dolore per poterlo capire senza compatirlo...ognuno vive i suoi piccoli dolori anche quotidianamente e con egoismo si tende spesso a credere che siano i più forti del mondo a volte fino a perderne il senso...
Ma se tracci una linea tra ciò che a te fa male e il vero male...allora la sofferenza la vedi davvero...regna sovrana nel mondo come tante altre cose...malattie, guerre,morte, distruzione...serve tanta forza...il capo del filo va trovato prima dentro di sè poi in un secondo momento negli altri...perchè tutto l'amore del mondo non è niente se a non amare sei tu...
Impari così ad apprezzare tutto ciò che hai attorno e sai godere delle cose...anche di quei gesti che per tanti non sono niente...eppure in certi casi sono stati fondamentali...partenze da cui tracciare una rotta e ricominciare...forse più veri sicuramente più forti e in un qualche modo anche più completi...
E' un racconto che condivido...ci sono periodi in cui anche soffrire in un secondo momento fa stare meglio perchè porta a vedere le cose per quello che sono...il dolore non si dimentica mai ma passa sempre...ci può mettere giorni forse anni...ma un giorno ti svegli e non lo senti più...