Forse sveglio riesco a sentire quello che è stato, apro le braccia e sento il tuo respiro, ti prego restami dentro, apri le braccia e raccogli il vento, sentimi sono intorno al tuo viso, percepiscimi, rubami il fiato.
Apri gli occhi senti la mia assenza? Chiudi gli occhi vedi il buio? Come fai?
Eri tutto, ora quello che possiedo è niente di quello che avevo, io non riesco a perderti.
Come vuoi che sia la vita senza Te? Come faro a dimenticarti?
Ora sono fermo immobile, intrappolato in un tempo che non mi appartiene, costretto a sopportare il peso dei tuoi ricordi.
Sono lacrima sul tuo viso, la mia voce è silenzio che simula il mare, costante moto armonico che segna il tempo della tua assenza.
Affanno, speranza, ultima certezza di Te estranea alla mia vita. Non ritornerai, questo lo so, non respirerò più il tuo dolce sapore. Consumerò quel che resta di noi per sopravvivere al tempo, respirerò l’aria del tuo passato per tenermi in vita, e quando ci sarà silenzio intorno sentirò il niente per ritrovarti dove gli angeli con le ali immobili guardano il mio corpo senza fiato sopra un tempo che non passa mai.
Non riesco più a piangere, ho perso guardandoti e non sai quanto male fa male arrendersi.
Io ti appartengo questo non si può cambiare.
Questo è un altro sogno da sconfiggere, costante inverno dei miei giorni.
Forse non sai che amore è amore per TE.