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Dedica a cui stai rispondendo

Settembre mi afferra per la mano e mi trascina indietro sulla scia dei vecchi ricordi e dei tanti autunni già trascorsi, che hanno lasciato una traccia di malinconia nell'album ingiallito dei miei lontani ricordi di bambina.
La cartella nuova per la scuola. Un astuccio nuovo da riempire con una gomma, una matita, dei colori a pastello ed una penna con il pennino da intingere nell'inchiostro.
I quaderni, a righe e a quadretti, da comprare in cartoleria.
Il grembiule di cotone nero che profumava di pulito. Le scarpette di vernice nera ai piedi che mi stavano sempre un po' strette e mi ferivano i piedi.
La timidezza che mi colorava le guance di rosso acceso e m'illuminava gli occhi dalla gioia di vivere che possiede ogni bambino.

Si, se guardo al passato è questo ciò che più mi è rimasto impresso di ogni inizio di settembre.

Quella frenesia, quell'entusiasmo che mi possedevano prima d'iniziare la scuola e poi le mattine tiepide d'autunno, in cui mio padre mi afferrava per la mano, stringendomela nella sua callosa e forte, e mi conduceva davanti al cancello della scuola, aspettando che vi entrassi e scomparissi dietro la porta d'ingresso.

Settembre e un paio di stivali di gomma per saltare e giocare nelle pozzanghere senza bagnarsi nè i piedi nè i calzini.

Settembre e le prime magliettine di lana da indossare al posto di quelle di cotone.

Settembre ed un ombrello nero sotto il quale riparasi nei giorni di pioggia e di vento mentre si corre via verso casa, sicuri che si troverà in tavola una buona minestra calda e fumante.

Settembre ed il profumo tipico delle castagne messe a bollire sulla fiamma del fornello.

Settembre e questo magone che mi prende alla gola e non mi lascia respirare mentre sto scrivendo.

Non so cosa sia. Se nostalgia, emozione o voglia di piangere nel ricordare il passato!