Cerco di non pensarci: sono già passati tre mesi. Eppure, qui, nella città in cui ci siamo amati, non riesco a non pensare a quanto in profondità mi hanno ferita le tue parole, quanto mi sono sentita rifiutata, quanto sei stato egoista durante tutto il tempo passato assieme. Un pensiero richiama l'altro, è come percorrere i fili di una ragnatela, senza un itinerario preciso, purché dolore sia.
Vorrei trovare la forza di odiarti, eppure mi resta a malapena quella per prendere atto che, nonostante tutto, ti amo.
Sono dilaniata. Ti vorrei qui, al mio fianco, ancora, sognando che sia per sempre. E allo stesso tempo ho paura di te, perché ho paura di soffrire ancora.
Ti prego, non tornare solo per farmi male, lascia che mi consumi nel dolore, perché se tornerai io non saprò dirti di no, e non riprenderò più in mano la mia vita. Lascia che superi il terrore, lascia che dimentichi quanto sento affine la mia anima alla tua, che impari di nuovo ad aprirmi verso il mondo: voglio poter credere che un giorno amerò con la stessa intensità, anche se vicino a me non ci sarai tu.