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Dedica a cui stai rispondendo

"Ciao." una parola sussurrata, e poi abbassi gli occhi. Per la prima volta, da quando ti conosco. Per la prima volta abbassi gli occhi, per la prima volta non hai quell'aria di superiorità, per la prima volta ti vergogni. Mi guardi, vorresti parlarmi, dirmi grazie, ma rimani fermo: l'orgoglio ti blocca. Non ti puoi abbassare al livello di una ragazzina. E per un attimo rivedo l'uomo che ho conosciuto, l'uomo testardo, cocciuto, orgoglioso, quello che non ha mai bisogno di nessuno. Non so perchè, ma ripensandoci un sorriso mi affiora sulle labbra. Te ne accorgi, e mi fissi stupito: quant'è che non mi vedevi sorridere? Tanto, troppo forse. Me ne accorgo e allora ti sorrido, ancora e ancora, ed è un sorriso sincero stavolta. E' un sorriso che viene dalla bocca, dall'anima, dal cuore, e cadono tutte le barriere. Ci guardiamo, e negli occhi di entrambi c'è un messaggio di resa. Tanto rancore, tanto odio... a cos'è servito alla fine? A niente. Ma non parliamone più adesso: ripartiamo da qui, da questi occhi, da questo messaggio di pace, da questo improvviso momento di resa. Ripartiamo da noi. Questo c'è scritto nei miei occhi, e tu puoi leggerlo, lo vedo. Ancora una volta rimani stupito: prima, pur detestandoti, ti ho aiutato quand'eri in difficoltà, senza che tu mi chiedessi niente e senza chiederti niente in cambio, e adesso ti sto implicitamente chiedendo di mettere da parte i vecchi rancori, di fare come se non fosse successo nulla. Mi guardi e vedi che sono sincera. E per un attimo vedo un guizzo di stima attraversarti lo sguardo. E' solo un lampo, ma i tuoi occhi parlano e ti tradiscono, e rivelano quello che ti passa nella mente. E ancora una volta ti vergogni, e abbassi gli occhi perchè io non possa leggerti nell'anima. E te ne vai, e io lo so cosa stai pensando. Stai pensando che la ragazzina in pochissimo tempo ti ha dato due lezioni di vita che non ti dimenticherai per un bel pezzo. Stai pensando che la ragazzina è una gran donna. Molto più di quanto tu sia un grande uomo. E allora ti vergogni, e ti riprometti che non accadrà più, che d'ora in poi non sbaglierai più, che sarai un uomo migliore. A questo, stai pensando, mentre sali con passo pesante le scale. Sto in ascolto dei tuoi passi fin che posso, e quando ormai sono troppo lontani per sentirli mi chino e raccolgo la mia borsa. E stavolta sono io che abbasso gli occhi. Non sono una gran donna, e non sono io a meritare i tuoi ringraziamenti. E' vero, ti ho dato due belle lezioni, ma tu oggi me ne hai data una più grande: mi hai insegnato che un uomo può cambiare. E allora sono io che, mentalmente, ti mando un enorme grazie, sperando che tu possa sentirlo