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Sono triste. Triste e perduta e sola. A 21 anni mi sento una fallita, un'emarginata, un'esclusa da tutti, senza amici, senza una vita sociale, senza uno scopo, un obiettivo, senza sapere che senso dare ad un'esistenza che mi sfugge. Sto perdendo gli anni migliori, gli anni in cui si costruisce il futuro, lo so. Sto buttando all'aria la vita, sto rifiutando quello che tutti gli altri abbracciano con entusiasmo, le feste, i locali, le risate, i drik. Sto rigettando tutto in nome di una diversità che brucia, che fa così male da voler urlare tutta la mia rabbia, la mia disperazione al mondo, nella speranza patetica che a qualcuno importi di me, che qualcuno si ricordi della povera ragazza triste e sola. Ho voglia di calare la maschera, perchè nessuno può più credere che io sia come "loro", visto che la prima a non crederci sono io. Vorrei almeno saper rassegnarmi a questa esistenza inutile e avvilente, e invece non ci riesco, e sto notti intere a macerarmi dentro, ma non so farmene una ragione. Non trovo più un motivo per alzarmi la mattina, per continuare a studiare, ad andare avanti come un guscio vuoto e senza senso. Ho bisogno d'aiuto, ma sono troppo orgogliosa e introversa per chiederlo. E ho troppa paura di sapere che nessuno mi aiuterà, perchè mi conosce davvero e mi vuole davvero bene.
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