Poco più di tre mesi sono passati...e mi capita spesso di ripensarti.
Mi sembra di rivivere quei giorni di vacanza, sotto il sole rovente e la sabbia tra le dita dei piedi...con lo sguardo che segue ogni tuo movimento.
L'unica cosa che so di te è il tuo soprannome.Gabro. Quando cammini non posso più tenere la testa china sul mio libro. Devo vederti.
E quella sera, dove c'era una marea di gente e sono uscita per prendere un pò d'aria...c'eri tu. E tutto è successo in poco tempo.
I nostri occhi si sono incontrati, e mai più mollati. io ferma sulla soglia, tu sulla ringhiera. Sentivo il mio respiro che diventava lento. i tuoi occhi si erano leggermente socchiusi...
I nostri corpi sono andati avanti...attratti l'uno dall'altro come calamite...le nostre mani si fanno avanti per prime...le nostre dita si sfiorano...si intrecciano...si sttringono delicate...ma i nostri sguardi non si staccano.Restiamo a guardarci fino all'ultimo istante prima del bacio. Le nostre labbra si abbracciano...si chiudono...e le sento bruciare...come se fosse fuoco...ma non ne temo il dolore...al contraio ne sono attratta...voglio...voglio bruciare... con te... e sparire dal mondo piano piano insieme a te!
In quel breve, puro ed eccitante momento ho scordato tutto il resto...e sono stata trasportata sulle ali dell'incanto da tutt'altra parte...impossibile sapere dove.
Da quella sera non ci siamo più visti, e dubito che potremo incontrarci nuovamente...ma non scorderò mai la magia e la meraviglia di quella sera...dove siamo stati catturati l'uno dall'altra senza motivo...Addio...Se un giorno non saprai cosa fare, ripensa ai miei occhi...all'ardore che gli ha avvolti quella volta...Io non ti ho dimenticato e ti penso ancora, ed ovunque tu sia ti auguro ogni bene...
Addio...Gabro.