Caro padre...
ho aspettato tanto tempo per dirti la mia verità, te la dico ora guardandoti nella foto dove ora tu riposi.
Nella mia strada ero giovane e selvaggio, ero libero come il vento ho gridato di rabbia e di vergogna, ho sorriso e anche pianto buttando via il mio tempo.
La mia sofferenza corre libera senza trovare purtroppo un ostacolo che la fermi, è vero ho sbagliato tutto nessuna chiave o nessuna serratura potrà nascondere la mia verità.
Ho cercato di guardarmi indietro, ma i miei sbagli si son presi la mia dignità, il mio orgoglio vorrei sapere quando è cominciata la mia vita.
La mia vita è stata piena di guai ossessionato dal tuo ricordo, intrappolato nella tristezza di non essere quello che tu volessi che io fossi, ma nemmeno tu piacevi a me anche se eri mio padre.
Quando sto in piedi davanti a te e ti guardo nella foto non so se è logico, sembra così privo di senso in vita quando eri davanti a me eri come nella foto, fermo immobile e io mi sforzavo, mi chiedevo " che cosa posso fare, che cosa posso essere " per farti piacere.
Non ero niente, ero solo e basta. TICO