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Dedica a cui stai rispondendo

E' una domenica triste, si perché quando non c'è il campionato non è domenica. Io sono una malata di calcio. Amo la mia squadra, il Milan, ovviamente, in maniera viscerale.
La mia vita si è tinta di rossonero, quando vidi per la prima volta, in una domenica di inizi anni anni 80, la curva del Milan, la mitica FOSSA DEI LEONI. Nonostante i miei ragazzi (adoro chiamarli così) giocassero in Serie B, lo stadio era pieno come se si stesse disputando una finale di Coppa Dei Campioni. Il tifo era assordante, continuo, amorevole, da brividi. Il calcio non m'interessava un granché, ma ebbi una folgorazione, che cambiò la mia vita. Incominciai a seguire i miei ragazzi. A scuola mi prendevano tutti in giro, perché tifavo una squadra di Serie B, ma io rispondevo sempre, che avevo qualcosa in più di loro, quei colori che rappresentano la vita, quel tifo, unico al mondo, potete vincere tutti gli scudetti che volete, ma l'amore che proviamo noi per la nostra squadra voi non sapete nemmeno che cosa sia!
Il Milan tornò in SERIA A, disputando campionati mediocri, ma noi eravamo sempre li, in massa, sempre vicini ai nostri eroi, eravamo un'unica cosa. Quel gol di Mark Hatley in un derby, di metà ottobre del 1984, me lo ricordo come se fosse ieri. Mark ti vedo ancora saltare in alto, sempre più in alto tanto da superare almeno di mezzo metro, Collavati, colui che ci aveva traditi, preferendo giocare con la maglia dei nostri odiati cugini, ed insaccare di testa un gol MEMORABILE...Impazii di gioia..non mi sembrava vero, dopo tanta sofferenza, finalmente una grandissima vittoria, si perché il Milan vinse quel derby, grazie anche al gol di Agostino Di Bartolomei, grandissimo calciatore, ma soprattutto un grande uomo.
Da lassù, so che sei contento delle nostre...tue vittorie...
Dopo quella vittoria, noi tifosi del Milan, pensavamo, o meglio speravamo, che il Milan fosse ritornato ai fasti del passato, invece ancora una volta, il destino si accanì contro di noi, in maniera ancora più inesorabile.
Fallimento...si..poveri noi...come potevamo vivere la domenica senza i nostri ragazzi?...
Leggevo tutti i giorni notizie sui giornali, per capirci qualcosa, in più, intanto il presidente, era fuggito da Milano, per ritirarsi in Sud Africa...Quando tutto ormai sembrava finito per davvero, ecco la NOTIZIA. SILVIO BERLUSCONI, acquista il pacchetto azionario e diventa il nuovo Presidente del Milan...
Fu la fine di un incubo atroce...le mie domeniche sarebbero sempre e solo state...MILAN...
Tutto ciò che avevo desiderato si è avverato...
Tantissime vittorie...la più bella forse..lo scudetto del 1988...una rincorsa durata un anno, riuscimmo a superare il grandissimo Napoli di Armando Maradona, alla penultima giornata. Uscimmo tra gli applausi, di tantissima gente in lacrime.
Ma non era finita qui...arrivò Barcellona 1989...finale di Coppa dei Campioni...eravamo in 85.000...mai vista una cosa del genere...quando i miei ragazzi scesero in campo...si guardarono negli occhi storditi...e dissero...qui può succedere di tutto, ma non possiamo perdere...non possiamo farli tornare a casa con una sconfitta...
Furono di parola...vincemmo 4-0...due gol di Gullit...con quelle sue treccine nere al vento..ed il mitico Marco van Basten...il Leonardo Da Vinci del calcio...
Stavamo vivendo un sogno ma era tutto vero...quel Milan non si fermava più...
Uno scudetto dietro l'altro..Coppe luccicanti alzate al cielo..gol incredibili come quello di Savicevic al Barcellona, con un pallonetto da fuori area calciato da posizione angolata: un autentico gol capolavoro...
Ad un certo punto ci fermammo...ma non per molto, perché arrivò un altro scudetto in rimonta...questa volta ai danni della Lazio...7 punti rimontati in 7 giornate...cose da Milan...
Anche la notte di Istanbul...una mazzata tremenda..un destino troppo crudele e maligno...nessuno si sarebbe ripreso dopo una sconfitta del genere...ma i miei ragazzi risorgono sempre dalle ceneri..e due anni dopo ad Atene la rivincita...
sempre loro gli inglesi...il Liverpool...due gol di Pippo...il mitico Pippo..
Al fischio finale piansi come una bambina...Il destino ci aveva restituito ciò che brutalmente ci aveva strappato solo due anni prima...E' troppo bello essere tifosi del Milan...
Ho provato un dolore immenso quest'estate per la cessione di Ricky Kakà, ma dopo aver battuto il grande real nel loro tempio, e dopo aver visto il sorriso sul volto di Ricky, ho capito che è ancora uno dei nostri...anche se non indossa più la maglia del Milan...Non ti dimenticherò mai..sei sei stato e sarai sempre un mio idolo...ma oggi mi godo i miei ragazzi.
Dopo un inizio disastroso, mi stanno regalando ancora tante emozioni...Grazie ragazzi..grazie immensamente..grazie Leo..sei unico..parli meglio tu l'italiano di tanti miei connazionali...
Vorrei però che la gente ritornasse allo stadio..è desolante vederlo mezzo vuoto..noi proprio noi...che abbiamo riempito gli stadi di tutto il mondo..no non voglio...
...questi ragazzi non lo meritano...
ROSSONERI SIAMO NOI... SOTTO IL NOSTRO CIELO...DENTRO IL NOSTRO STADIO... VI AMO CON TUTTO IL MIO CUORE...SEMPRE E PER SEMPRE...
Nessuno mai come noi...