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Questa poesia parla
di un breve incrocio di sguardi
tra un ragazzo e un ragazza,
come ne accadono ogni giorno...
Ti ho guardata.
Eri lontana, come un sogno,
ed abbastanza vicina
perchè i miei occhi potessero vederti.
Hai salutato la tua amica
come due rondini che si congedano
per ritornare ai loro nidi,
e ti sei incamminata nella mia direzione
lenta come un'ombra, ed anche più misteriosa.
Oh Dio!
Ricordo ancora la trama dei tuoi capelli.
Eri seduta su una panchina
come un'aquila che riposa
dalle incursioni nel cielo.
E tu sei passata davanti ai miei sogni...
I miei occhi non ti hanno lasciata un attimo
poichè la tua bellezza me lo impediva,
come il filo dell'affetto
che lega un ricordo all'anima.
Tu sei passati davanti ai miei sogni
come una danzatrice -
e come potrei dimenticare?
Hai lasciato che,
per un frammento dello spazio e del tempo,
la colomba del tuo sguardo si sollevasse
e giungesse sino a me...
Per un impercettibile frammento delle nostre vite.
Per un indimenticabile frammento delle nostre vite.
E appena la colomba del tuo sguardo
si è accorta di essere guardata,
è ritornata a rivolgersi di fronte a sè...
Sembravi un'alba
schiva di fronte ai miei occhi...
e mi domando se quel tuo sguardo fuggente
fosse il tenero imbarazzo
di un'alba che teme di mostrarsi troppo presto;
mi domando se, guardandomi,
hai pensato che io potessi essere il tuo sole.
E tu, dopo aver attraversato i miei sogni,
hai proseguito lungo la tua strada;
e mi domando se anch'io
abbia attraversato i tuoi sogni,
prima di proseguire
lungo la strada della mia vita.
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