Ed è triste, molto triste ritrovarsi il giorno di Natale a fare i conti con la propria vita.
è triste rendersi conto di essere soli. completamente.
alzarsi e sapere che nessuno ci manderà un messaggio di auguri.
sapere che il ragazzo che ti paice non risponderà mai al tuo messaggio.
riconoscere a te stesso che nessuno di quelli che tu chiami "amici" ti chiamerà.
è squallido quando tua madre preoccupata ti chiede:<< gioia, ma stasera non esci?>>
e tu, con tutta la falsa gioia che riesci a provare le dici:<< non sto bene >> oppure<< gli altri non escono.>> ma dentro di te la conosci quell'amara verità.
"gli altri" sono un gruppo al quale tu fingi davanti a suoi occh di apppartennere ma che sei pienamente consapevole di non appartenerci.
poi ci sono loro. quelle che tu credevi tue amiche, ma che ora si sono tutte fidanzate e te ti hanno scordata.
gli sei solo servita e poi appena hanno potuto se ne sono andate. è stato facile, cosi facie che non perdi nemmeno tempo a chiederti se hai fatto qualcosa di male.
ma la cosa più triste di tutte è sapere che se stasera starai di nuovo a casa, che se nessuno ti chimerà. che se lui non ti riponderà la colpa è solo tua. tua e del tuo carattere.
è veramente deludente tuto questo. mi vengono i brividi nel rendermi conto che io sono cosi. che quella che ho descritto è la mia vita. ma io sono ancora più patetica perchè continuo a immaginare la mia vita come sarebbe se.. cerco invano di credere che non sia cosi che sia solo un qualcosa di passeggero.
ma forse dovrei solo realizzare.
renderebbe tutto piu facile.