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Dedica a cui stai rispondendo

Una domenica piovosa di Marzo, mi trovavo con la persona che mi faceva battere il cuore, io così giovane, lui così amoroso e premuroso nei miei confronti, la mia giovane età, mi portava a pensare che fosse amore.
Pochi giorni dopo quella giornata di Marzo, mi alzai dal letto e stavo male, nausea, stanchezza, tanta stanchezza; li pre lì pensai che con il lavoro stessi esagerando, forse non permettevo al mio corpo di riposare, di rilassarsi.
Ogni mattina però, stavo sempre più male, parlando con una mia amica del mio periodo di malessere, scherzosamente mi disse:"ma non è che sei in cinta?" impossibile abbiamo preso precauzioni.
In me iniziavo a vedere dei cambiamenti, il mio corpo che si specchiava e che cambiava giorno dopo giorno. Nessuno si accorse che stava succedendo qualcosa dentro me. Incredula che potesse succedere proprio a me, la mia mente si si poneva tante domande, con poche risposte, finchè non decisi che era il momento di dare una risposta a tutti i miei perchè.
Dopo una giornata di lavoro, andai in farmacia, comprai il test.
Il ritorno verso casa, sola nella mia auto, che mi autoconvincevo che sarebbe risultato negativo, le precauzione erano state prese, i contraccettivi non sono sicuri, massimo al 99%, sicuramente non sono io quella piccola percentuale.
Arrivata a casa, andai direttamente in bagno,"tranquilla" va tutto bene, sarà sicuramente negativo. Sentivo il battito del mio cuore che accellerava, finchè, tutto intorno a me, il ghiaccio, scoppiai in lacrime, senza parole, sola in quella stanza gelida, l'unica risposta sicura c'era, quel minuto di attesa, mi cambiò la vita.
Le settimane passavano e io sempre più bombardata di domande, cosè la cosa giusta da fare?come potevo decidere il mio futuro a soli 19 anni.
il mio fidanzato dopo aver saputo che dentro me c'era una creatura che sarebbe cresciuta in nove mesi, sparì!, senza farsi mai sentire.
Il giorno della mia scelta si avvicinava sempre di più, non c'era un padre, nessun amore, non c'erano le basi per formare una nuova famiglia, la delusione dei miei genitori se lo avessero saputo, il rinunciare al mio futuro, nulla che mi facesse pensare che a 19 anni si possa diventare mamma, ecco perchè feci quella scelta.
Quella mattina mi alzai e "sola" varcai quella porta che mi cambiò. Quando uscii da quella stanza tutta bianca, tutta addormentata dalla anestesia e portata con una barella in una mansarda buia, con altre donne donne che avevano fatto la mia stessa scelta, sentivo le loro lacrime e loro sentivano le mie, per un dolore che rimane e rimarrà; un dolore al cuore.
Sono passati 8 anni, ancora mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi scelto di amare la vita che era dentro di me, quello sì, che sarebbe stato il mio più grande amore. La risposta a quest'ultima domanda non ci potrà mai essere, faccio finta di non pensarci, ma questo pensiero segreto mi accompagna per sempre.
Con la maturità di oggi, sò che la mia scelta sarebbe diversa, ma ormai è troppo tardi, ho rifiutato un amore che sarebbe durato per SEMPRE. !