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In questi giorni stanno girando a Milano, tra Lambrate e il quartiere Giambellino, IL FILM "IL FIORE DEL MALE" che racconterà le gesta del bandito Renato Vallanzasca, tra gli anni 70 e 80.
Non sapevo bene chi fosse Renato Vallanzasca, ero troppo piccola, sono nata nel 1972, ma ricordo il terrore della mia mamma tutte le volte che scappava dal carcere.
Alcune sere, io, la mia mamma, e mia sorella, dovevamo prendere l'autobus per tornare a casa, e l'autobus, sostava proprio a Lambrate, dove la mamma di Renato Vallanzasca, aveva un negozio di abbigliamento, quindi per paura che potesse passare di li nascondeva me e mia sorella sotto il suo cappotto. Da sotto quel cappotto non vedevo niente, ma sentivo il suo cuore pulsare a mille, le chiedevo il perché ma non mi diceva nulla, soltanto che c'erano tante brutte persone, e non voleva assolutamente che potessero fare del male alle sue figliolette.
Quando era a casa, nemmeno sull'autobus la vedevo tranquilla, tirava un grande sospiro di sollievo.
Anche il mio papà si rasserenava quando ci vedeva, e le diceva sempre, mi raccomando, stai sempre attenta alle bambine. Anche il mio papà non mi diceva nulla di Renato Vallanzasca, nonostante le mie innumerevoli domande, sapevo soltanto, che era un bellissimo uomo dagli occhi azzurri, e che non era tanto buono.
Solo anni dopo, ho scoperto la sua vera identità. Non ci sono parole per spiegare i suoi crimini, e non li voglio neppure commentare, per rispetto verso quella povera gente, uccisa in maniera orrenda, ma tutte le volte che lo vedo in televisione, sento ancora il calore del cappotto della mia adorata mamma, la sua paura, i suoi occhi attenti e pieni di preghiere, solo per me e per mia sorella. Non pensava a lei in quei momenti, ma solo a noi due. Mamma un grazie immenso dal profondo del mio cuore, per averci protette. Sei unica, ti voglio tanto bene, anche se spesso faccio fatica a dirtelo, ma come sai, non sono brava ad esprimere i miei sentimenti, e spesso mi tengo tutto dentro, per poi scoppiare.
Il film andrò sicuramente a vederlo, con la mia mamma, al suo fianco non ho mai paura di nulla.
Chiara