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"Passare una vita ad una temperature di demiurgia"
La mia vita non fù bella.Uso il passato perchè non credo più che questa sia propriamente vita.Un vegetare se si vuole, un avvizzire spirituale.
Sono solo.Completamente solo.
19 anni-uno sguardo al passato:Nulla.Assolutamente nulla. Mi guardo ora e vedo che le cose non sono cambiate:io..lo specchio, e nessun altro. Praticamente non ho una famiglia, non l'ombra d'un amico, non il riflesso d'una emozione.
Lo sguardo arido della mia immagine mi domanda "Cosa sei?"-"Cosa sono?" gli rispondo-"Non lo so" "Un sospiro"...
Ho paura. Ho un'acuta paura di non trovar più la forza di alzarmi, di tradire il patto con il mio respiro, di spegnermi definitivamente come un fuoco fatuo.(non voglio morire ma non voglio vivere cosi)
Sapete, mi sono alzato da poco.Tornando da scuola mi sono steso nel letto ed ho dormito 7 ore.Non avevo sonno, ero solo esausto. Il sonno è il miglior antidoto contro il dolore.C'è nulla che più lo rassomiglia se non la morte? Se dormi non pensi, se non pensi non soffri.
Cosicchè i miei sogni sono popolati dalle più auspicabili utopie, da sorrisi e gioie, da tutto ciò che non è ora. Mi sveglio ancora con il dolce sapore sulle labbra...apro gli occhi e sento che un'involontaria lacrima mi bagna la guancia. Una stanca scrivania là in fondo, muti libri sugli scafali, un cellulare che non accendo da tempo, una fioca luce dallo spiraglio della finestra e...un silenzio asiderale.
Che inferno di giaccio.
Spesso mi chiedo se non ci sia una nebbia inestricabile che mi cela dagli occhi delle persone. Sapete, sono all'ultimo anno di scuola.Mi stupisco di come sia riuscito ad arrivare fin qui.Non è stato facile.Quanta ingenuità, quanta forza. ---Non ho amici.---
Non vado neanche molto a bene a scuola.Curioso vero?Che altro potrei fare se non studiare? Nulla colora le miei giornate se non il grigiume del mio languore.
Non è facile studiare quando un'insoddisfazione onnipresente svia la mia perturbata attenzione verso tramonti neri. Cerco di seguire le lezione, di annotare le spiegazioni;ma oltre allo sforzo di concentrazione vi si aggiunge lo sforzo d'eludere la mia volontà. "Perchè?" penso,"A che fine?". Non trovo risposta.Sogni, progetti,illusioni;nulla di tutto ciò. Il futuro non me lo auguro. Dunque, cosa mi impedisce di lasciar sscivolare la penna dalla mano e chinare rassegnatamente la testa sul banco? Probabilmente non troverei la forza di far fronte a alle domande delle persone le cui miei risposte gli parebbero incomprensibili.
Sono stanco, davvero.
Penso, che la strada del successo sia quella di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e svago. Quanto desidererei dedicarmi solertamente a quelle fatibili orette di studio, con la piacevole fretta e trepitanza di chi ha meglio da fare.
Già...aprire il cellulare-un messaggio spensierato all'amico o alla ragazza per cui si prova interesse:" Ciao, dopo ci vediamo? Potremmo andare al cinema o fare una passeggiata in centro città"
...quello che dovrebbero essere le amenità della quotidianità a me paiono delle titaniche conquiste.
Queste cose semplici...quanto le vorrei conoscere.
Invece no, mi ritrovo nella mia camera, solo come sono, solo come sono sempre stato, solo come sempre sarò.Quà a fumare sognando patiboli.
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Penso che una carezza basterebbe a salvarmi dall'abisso.
Non ho mai incontrato l'affetto. Il mio corpo non ha mai conosciuto il contatto. La mia pelle è arida per questo;il mio cuore è un deserto.
Una carezza...non saprei pensare a nulla di più bello, di più candido, di più profondo che una semplice carezza.
L'ultima volta dev'essere stato quand'ero ancora in fasce e mia madre mi cullava con il suo dolce sorriso.
Se solo avessi visto le crepe che si aprivano ai miei piedi avrei certamente fatto tesoro di quelle attenzioni.Avrei ghermito gelosamente quella perla, quel bacio d'amore.
Il freddo mi toglie il fiato ora.
Secondi, minuti,anni...passano con la leggerrezza del vento.
Sono le 22.00.Dovrei studiare.Troverò la superficialità per farlo? Sono stanco in questo momento.Vorrei dormire...e non svegliarmi più.
Un abbraccio di cuore, amici miei.