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Vorrei ricordare...
... L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.
Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.
Purtroppo per molti però è diventata una seconda occasione sentimentale, un mese dopo San Valentino, per altri un simpatico pretesto per prendere in giro il gentil sesso, con la fatidica riflessione che oggi festeggiano le donne, perché intanto tutti gli altri giorni appartengono all’uomo.
I negozianti sono contenti con la commerciabilità racchiusa nei simboli dell’8 marzo: fiorai in primis fanno affari d’oro vendendo mimose, i pasticceri espongono la torta mimosa, i ristoranti preparano menù a tema.
Così quel giorno la prassi vuole che i maschietti offrano alle donne mazzetti di mimosa, perché è la Festa della Donna.
Se la festa serve per rendere omaggio alla donna e alla femminilità è giusto ricordare le origini di questa ricorrenza.
E se le istanze del confronto uomo donna iniziano dai tempi in cui lui andava a caccia di brontosauri e lei ramazzava la caverna, la festa della donna esiste da meno di un secolo.
E' doveroso ricordare che in Italia solo dal 1996 la legge stabilisce che la violenza sessuale e' un delitto contro la persona. Fino ad allora, era considerato un delitto contro la morale!!!
Esistono diversi tipi di violenza.
La violenza fisica e' graduata dalle forme piu' lievi a quelle piu' gravi: la minaccia di essere colpita fisicamente, l'essere spinta, afferrata o strattonata, l'essere colpita con un oggetto, schiaffeggiata, presa a calci, a pugni o a morsi, il tentativo di strangolamento, di soffocamento, ustione e la minaccia con armi;

Per violenza sessuale vengono considerate le situazioni in cui la donna e' costretta a fare o a subire contro la propria volonta' atti sessuali di diverso tipo: stupro, tentato stupro, molestia fisica sessuale, rapporti sessuali con terzi, rapporti sessuali non desiderati subiti per paura delle conseguenze, attivita' sessuali degradanti e umilianti;

Le forme di violenza psicologica rilevano le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le strategie di isolamento, le intimidazioni, le forti limitazioni economiche subite da parte del partner.

Auguri mie dolci sorelle...ne abbiamo veramente bisogno...

Chiara