Per rabbia.. Per sfogarsi.. Per passare un pomeriggio diverso.. Queste potrebbero essere le uniche giustificazione a quella domanda: perché lo hai fatto? Ero fragile.. Ho visto quella sigaretta.. Me la sono fatta accendere.. Ho sentito un brivido che mi percorreva tutta la schiena.. Ho pensato che quello era un gesto folle, ma che la vita è anche questo, è follia, è provare cose nuove.. Nuove emozioni forti.. Mettere in bocca quello strano oggetto prima di allora guardato solo da lontano.. Mi sono nascosta per la prima volta dietro una nuvola invisibile, nuvola di fumo che usciva direttamente dalla mia bocca leggera.. Tossire, strozzarsi.. "Ma come si fa?" E ridere, ridere, ma dentro pensare che se lo faccio è soltanto per colpa sua, perché non è uscito oggi, perché se ci fosse stato lui in quel momento sarei stata da tutt'altra parte a fare tutt'altre cose, a vivere momenti diversi, di sicuro migliori.. Mi sono sentita grande, con quella sigaretta in mano, una ragazza, una donna, quella che invece ho dimostrato di non essere assolutamente.. Perché ho capito che una sigaretta non ti rende più grande.. Che fumare fa male, soprattutto se si inizia a tredici anni.. E non ci sono giustificazioni.. E non serve ripetersi che non succederà più.. Perché già lo so che non è vero.. Ho dimostrato soltanto che sono una ragazzina, una ragazzina fragile, con mille dubbi e punti di domanda.. Almeno ora lo so.. Una sigaretta non rende migliori..