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Dedica a cui stai rispondendo

Mi sembra che, al giorno d'oggi, i profumi delle cose siano cambiati.
Per prima cosa mi ricordo che da bambina, passando davanti ad un panettiere, si sentiva un buon profumo di pane appena tolto dal forno che invadeva l'aria intorno.
Poi c'era il profumo delle caldarroste, cotte sulla brace, per la strada, che ti bloccava lì, per acquistarne un cartoccio e mangiarle prima di rientrare a casa da scuola.
Quando poi il lattaio ti portava il latte fresco a casa e te lo versava nella bottiglia di vetro con un mestolino di alluminio, veniva la voglia di berlo subito perchè il suo profumo ti dava piacere e serenità.
Non parliamo poi dell'erba appena tagliata: il vento trasportava il suo profumo per tutto il paese e respiravi a pieni polmoni perchè restasse a lungo dentro di te.
Al tempo della raccolta del grano, il profumo entrava nelle case ed assaporavi già anche quello della farina che sarebbe venuta dopo la mietitura.
Anche la vendemmia aveva i suoi profumi.
Quello dell'uva appena raccolta, del mosto, del vino che ribolliva nelle botti in cantina!
E del muschio che si raccoglieva nei boschi per fare il presepe, che ne dite?
Un profumo estasiante che durava per tutto il tempo delle feste natalizie.
Poi arrivavano tutti i profumi della primavera: quelli dei mille fiori che si trovavano nei prati, sulle rive delle strade, sugli alberi.
I profumi poi dei frutti selvatici, come le more, le fragoline di bosco e del sambuca, ti facevano venire l'acquolina in bocca.

Ragazzi, ora, dove li sentiamo ancora questi buoni profumi?

Siccome so che la profumo-terapia allevia tanti malanni e specialmente dona buon umore ed allegria, sono quasi convinta che la gente di allora
era più giocosa, vivace e felice perchè assaporava tutti i giorni dei profumi naturali e meravigliosi!