Sento il tuo respiro nei miei sogni, sei lontana, hai perso il sentiero ed ora anneghi nella voglia di sentirti libera dai fili che ingarbugliano i pensieri e conducono al tormento dell’anima
Quando ci sentiamo forti abbastanza, e in quell’istante che decidiamo di sorreggerci.
Poi qualcosa scopare nel buio, e compaiono le ombre, tutto intorno.
Ci inseguono, come assassini, e noi siamo in fuga, ogni passo fatica a portarci al riparo, dove il mondo muore un po’, senza il tuo respiro sul collo. Senza la voglia di stringerti, e scoppi e lo senti il lamento la voglia di possedere anche solo un piccolissimo istante il tuo volto tra le dita. Sentirlo ancora il calore della tua pelle. Il sorriso farsi spazio e colorare l’aria, senza nessuno intorno, nell’assenza delle dolci note della tua voce. Assaporare il dolce miele delle tue labbra e perdere tutti i legami con il mondo. Quello che sempre si sofferma sulla superficie e annega l’amore.
Quanto mi manchi, quanto vorrei ora essere in volo, negli spazi immensi, sopra il mondo, padrone della mia vita.
Non lo sono mai stato, potevo condurla, spostare il gregge laddove i prati fiorivano e i germogli erano dono per la mia fame. Avrei dominato gli infinti spazi dei miei pensieri e con dolcezza ti avrei accolta nella mia casa.
Sai mio fiore selvaggio, ora non ci sei, ed io muoio un po’. Lentamente, come lentamente muore chi è dominato dalla rabbia dalle nostalgia.
Parlare, questo l’avrei voluto fare con te. Raccontarti ogni sospiro e la bellezza che avrei potuto donare a Te amor mio. Sogni, congelati dalla voglia di conservarli per poter un giorno condividerli nella speranza che il destino rimetta le cose al suo posto. Donarti versi d’amore e raccontare come l’amore può farsi carico delle fatiche e distruggere le paure che anelano a remare contro la forza dell’universo. Che riesce sempre a trova una strada tra rotti rami per l’equilibrio. Ma noi, siamo persi. Entrambi, anneghiamo con la voglia di sopravvivere a questo immenso Amore che di finire non ne ha voglia.