Ti ho incontrato stanotte nei miei sogni... Un sogno evidentemente così appagante che non ho avvertito nessuno dei soliti rumori che ci sono in casa e che ogni mattino mi svegliano. Solo il suono del mio cellulare ha potuto portarmi via dalla fantasia che ho avuto. E quando mi sono accorta che non era reale tutto ciò che avevo appena vissuto, ho sentito crescere in me un'amarezza inspiegabile. Credo di aver bisogno di te, anzi credo di aver sempre avuto bisogno di te...anche in questi lunghi anni in cui non siamo più stati insieme e ciascuno di noi si è creato un'altra relazione. Sei felice? Non lo so. Nè posso chiedertelo. Perchè durante questi anni ci siamo solo visti qualche volta di sfuggita, girando i nostri sguardi dall'altra parte. Non una parola, non un saluto. Tu sai chi è il mio ragazzo: è lo stesso che cinque anni fa io ho preferito a te, quando mi chiedeste entrambi di fare una scelta. E io l'ho fatta. Sto bene con lui e lo amo. Non mi sono mai pentita di ciò che ho fatto, ma della fine che abbiamo avuto io e te si! Meritavamo qualcosa di meglio che una lite furibonda sfociata nella indifferenza. Meritavamo di più che qualche dispettuccio che all'inizio, dopo esserci detti addio, ci siamo fatti. Non sono presuntuosa a pensare che ancora mi ami, che sei innamorato di me, che non hai mai smesso di pensarmi. Qualche conferma ai miei pensieri è arrivata quando la mia migliore amica mi ha confidato che in un periodo in cui io e lei avevamo litigato lei mi ha fatto una delle cose peggiori che si possano fare ad una ragazza, cioè avere una relazione con il proprio ex. Per ripicca, per vendetta. Quando ho saputo che siete stati insieme non ho battuto ciglio all'apparenza perchè sono troppo orgogliosa. Ma sapevo benissimo dentro di me le ragioni che ti avevano spinto a lei...cioè la voglia di farmi capire cosa significa essere feriti. Poi lei mi ha raccontato quanto avete parlato e sparlato di me e in un momento che non dimenticherò mai mi ha guardata negli occhi quasi piangendo e mi ha detto che secondo lei tu sei innamorato cotto di me e non sono bastati gli anni e la lontananza a farti cambiare idea. Io non ho la pretesa di credere al cento per cento a questa affermazione. Anche perchè qualche sera fa mentre ero in auto per tornare a casa ti ho visto mano nella mano con una ragazza. E subito ho pensato che ero felice per te, perchè dopo anni anche tu avevi il diritto di essere sostenuto da una compagna. Però io ti conosco... Io so che non ci sarà nessuna più in grado di capirti come facevo io. Avevo trovato l'ingranaggio perfetto, la chiave giusta per decifrare un ragazzo difficile quale sei tu. Se c'è una cosa nella vita che vorrei tanto rivivere, anche solo per vedere come sarebbe andata se avessi fatto una scelta diversa, è tornare a sette anni fa allo stesso luogo e nello stesso istante in cui ho chiuso la porta di quella stanza e ti ho lasciato fuori. Avrei potuto riaprirla e correrti incontro, ma non l'ho fatto. Eppure sapevo che eri lì dietro e che stavi soffrendo come un cane. Non mi rendevo conto però che le storie non si chiudono con una porta in faccia ed uno schiaffo morale, ma bisogna avere il coraggio di parlarsi guardandosi negli occhi. In quei momenti mi passava per la testa solo un pensiero, cioè rendermi libera da te. Non perchè non ti amassi abbastanza, ma perchè ti avevo amato talmente tanto da assoggettarmi a te e aver perso ogni traccia della mia personalità. Volevo solo essere libera da un soffocamento continuo, una gelosia che era espressione di una forte insicurezza. Così sono volata via. Ma non nel modo giusto. Perchè se dopo sette anni ti sogno ancora e mi sveglio felice dopo averlo fatto, un motivo ci sarà!