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Vuole gestire persino i miei pensieri... se (e capita praticamente ogni giorno) ho un'idea diversa dalla sua, si adira... Ho provato milioni di volte a spiegargli con calma quali gesti mi offendono o mi disturbano, ma ogni volta fa come se non gli avessi mai detto nulla e ripete quelle stesse identiche azioni che mi infastidiscono da morire...allora da ormai 4 anni non mi esprimo più su nulla, non gli rimprovero più niente e lascio decidere tutto a lui... Cerca persino di gestire le decisioni dei miei genitori imponendomi di esporre a loro la sua idea personale spacciandola per una mia idea! Il fatto di lasciargli passare tutto e, quindi, di non esprimere più il mio punto di vista dovrebbe essere la soluzione contro i litigi… invece ogni santo giorno trova un pretesto per litigare con me… infatti, nonostante il mio atteggiamento “risolutivo”, mi fa costantemente sentire in colpa per qualcosa… e, purtroppo, ci riesce alla grande, poiché passo il mio tempo a domandargli scusa…
E’ sempre, perennemente nervoso e giù di morale quando è da solo con me oppure quando è con i suoi familiari… Con i suoi amici e il resto del mondo, invece, è esattamente l’opposto: sempre allegro, con la battuta pronta, con la voglia di fare, non pretende di stabilire tutto (come fa con me), anzi lascia sempre che siano gli altri a decidere. I primi mesi credevo fosse soltanto una mia sciocca impressione, magari lo fosse stata… putroppo il tempo mi ha dato ragione… Addirittura, quando siamo in auto con qualcun altro è tutto sorridente, cordiale e spumeggiante; appena quel qualcuno scende dall’auto, sul suo volto cala il buio e o si zittisce o cerca un motivo per litigare con me… Non ho ancora capito, dopo tutti questi anni, come faccia a fingere di essere diverso persino con il suo migliore amico… All’inizio ho anche creduto che il suo vero carattere fosse quello che mostrava agli altri e non quello che mostrava a me, ma il modo in cui si mostra a me è lo stesso con cui si mostra ai suoi familiari, quindi, ancora una volta, purtroppo, il tempo mi ha dato ragione…
Ritiene di essere colmo di problemi e preoccupazioni di cui mi rende partecipe ogni santo giorno: mi telefona, mi informa di tutti i problemi e le avversità che ha incontrato in giornata, io cerco di tranquillizzarlo e li riattacca senza nemmeno chiedermi della MIA giornata! Questo accade OGNI santissimo giorno. Il fatto che ogni santissimo giorno io debba fare i salti mortali per distrarlo, tranquillizzarlo, rallegrarlo, mi causa un esaurimento della mia riserva di energia… Energia utile per studiare, per avere altri rapporti interpersonali, come con le mie amiche… Tutta la carica e la vitalità che possiedo le esaurisco per lui… senza ottenere risultati, perché, dato questo suo “buio” fa parte di lui, il giorno successivo devo ricominciare da capo. Io gli sto vicina costantemente e, quando, qualche volta, sono stata io nel momento del bisogno lui mi ha invitata non molto cortesemente a non aggiungere preoccupazioni alle sue; per cui non posso lamentarmi o sfogarmi se qualcosa, che riguardi lui o altro, non mi va a genio o se ho soltanto un momento di debolezza.
Non si può dire che sia un tipo da smancerie: non mi accarezza, bacia e non fa niente che lontanamente somigli ad un normale gesto da fidanzato, a meno che non sia per raggiungere uno scopo: il sesso… Finito quello si riveste e torna tutto esattamente come prima. Non concepisce il bacio o altro come gesti fini a se stessi, ma solo come mezzo per giungere a quell’unico fine. Nei cosiddetti gesti carini ci sono anche i complimenti o le parole dolci: anche questi vengono da lui utilizzati per quell’unico scopo…A volte vorrei solo che mi dicesse “sei bellissima”, fuori da un letto, soltanto per far salire un pochino la mia autostima, che, purtroppo, sta per scomparire. La degradazione dell’autostima è dovuta anche al fatto che critica ogni mia azione arriva perfino a dirmi che i pavimenti non sono abbastanza puliti!
Odia le mie amiche e quell’ormai pochissimo tempo che trascorro insieme a loro me lo fa pagare a caro prezzo! E’ molto sicuro di sé, a tal punto che è convinto di non sbagliare mai e quindi di non pentirsi mai, né di domandare scusa: due volte ha fatto un brutto gesto “corporeo” nei miei confronti e quella è stata l’unica volta cha l’abbia visto davvero pentito; ma immediatamente dopo, dato il mio rifiuto a perdonarlo, è tornato più stronzo di prima ed infine ho dovuto chiedere io perdono a lui perché, a suo dire, il mio volto era troppo vicino al suo, e questo lo ha indotto a fare quel “gesto”.
Il fatto che questi non siano solo i suoi difetti, ma lui, nella sua totalità avrebbe dovuto convincermi a lasciarlo più di 4 anni fa, ma ci sono delle barriere che mi tengono qui, intrappolata ed esausta: a decisione presa, ho paura di pentirmene, perché, avendo l’autostima a pezzi, ho paura di non incontrare qualcuno di meglio; ma soprattutto, lui non mi ama…una persona che mi fa tutto questo non può amarmi… perché non me lo dice e la fa finita? Aspetta che sia io a lasciarlo in modo da darmi un’ultima grande colpa ed uscirne pulito, magari per non rovinare l’immagine di sé che ha faticato e fatica tanto per mantenere falsa ma piacevole al resto del mondo?
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