Faccio davvero tanta fatica a trovare delle parole con cui poter raccontare di te, forse perchè ancora siamo tutti incredibilmente scossi dall'accaduto, o forse perchè a questa età nessuno credeva che si potesse ancora morire: e invece tu purtroppo in quel contrasto durante una partita come tante ci hai perso la vita. La notizia è arrivata di sfuggita, veloce e pungente :" nik ha avuto un brutto contrasto in partita, sembra aver preso una forte botta in testa, lo hanno portato via d'urgenza..".. queste le parole di chi ha assistito. Un contrasto come tanti ne succedno giocando a calcio, lui che era un portiere ne aveva fatti tanti altri, e invece questo gli è costato caro, dopo due ore ci è stato comunicato che era morto per una emorragia interna alla testa, il colpo provocato gli ha procurato la rottura in 9 punti del setto nasale, e qualcosa è andato troppo storto..
Trovare il coraggio per crederci è difficile, è qualcosa che non si può accettare..un ragazzo sempre a modo, non troppo esagerato, semplice..amava la vita, il divertimento, con i suoi pregi e difetti sapeva farsi sempre accettare, era uno che voleva essere un esempio per gli altri, sempre con il sorriso, anche quando negli ultimi 3 anni aveva deciso di incasinarsi la vita con Francesca, una ragazza per cui lui avrebbe dato tutto, ma lei non lo ha mai capito..aveva dato tanto per lei, aveva corso molto, sofferto anche troppo, e forse ultimemente aveva deciso di darci un taglio, anche se ogni volta che ci si dava un taglio lei tornava sempre a riprenderselo in qualche modo, ma poi erano di nuovo punto e a capo: due giorni belli e trenta brutti..
nel calcio come nella vita, voleva essere diverso dagli altri, diceva sempre che se siamo tutti uguali abbiamo tutti lo stesso valore..e cercava sempre di fare qualcosa in più, anche nel suo lavoretto del fine settimana in discoteca, lui era un pr che avrebbe fatto strada, così come nel calcio..a breve avrebbe dovuto fare il salto di categoria, e andare a giocare in qualche squadra di livello..era il primo ad entrare in campo e per farlo uscire bisognava spegnere i fari..è buffo, ma lui era così, se avevi bisogno di una mano lui c'era, a qualsiasi ora, in qualunque modo lo si poteva trovare, della nostra compagnia di amici era il più piccolo, ma tutti se lo erano dimenticati da un pezzo, perchè lui teneva testa a tutti, e aveva fatto grandi cose per fortificare il nostro gruppo, gli piaceva che tutto intorno fosse perfetto o quasi..era un grande..spesso però nessuno lo riconosceva, però lui aveva dato tanto e tanto ancora aveva da dare, perchè era proprio un qualcosa che gli veniva da dentro, ne faceva spesso delle questioni personali, e di lui ti potevi fidare, a lui piaceva essere un pilastro, un punto di riferimento..quando ne usciva vincitore da una situazione tra le più complicate ci guardava e sorridendo diceva:" tre a zero, punizione dal limite e reteeee"..e tutti che si rideva..il risultato alla fine è che raggiungeva il suo obbiettivo, anche se tante volte si è preso porte in faccia immeritate, lui non mollava mai.. ed è per questo che il vuoto che ha lasciato è incolmabile, almeno per me, almeno per chi davvero ha capito qualcosa di questo ragazzo, semplice come lo si vedeva..perchè a vent'anni non è giusto morire così, non ne aveva i meriti..è morto forse nel posto che più lo rappresenta, un campo di calcio..e forse se doveva scegliere, avrebbe scelto proprio la sua area, i suoi pali, il suo spazio di porta..

Addio per sempre, sei e sarai sempre nei nostri cuori..ti ricorderemo come un grande..