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Dedica a cui stai rispondendo

...Ma ci sono quelle sere d'estate in cui preferiresti resettare tutto e ricominciare da capo.
Per esempio adesso.
Quanto vorrei poter tornare in dietro, trattenere le lacrime e i singhiozzi, riuscendo a ridere con te come prima.
Ma mi hai fatto male facendomi quell'osservazione, mi hai ferita, è come se una morsa mi abbia strtolato il cuore.
Mi sento a pezzi, mi sento una sciocca bambina che pensava che il mondo delle favole fosse eterno.
Semplicemente il mondo delle fiabe non esiste, mi circondo ingenuamente di un alone di fantasia e felicità, chepoi scompaiono con uno schiocco delle dita.
Ma solo tu puoi far scomparire tutta la magia che avevo intorno, e così è successo stasera.
Una pugnalata al cuore, unadi quelle belle forti che ti trafiggono l'anima.
Ecco da dove viene questo dolore, dal pugnale che hai utilizzato per farmi del male.
E sentire la tua voce, così dura e fredda come il marmo, così agghiacciante, e non allegra, profonda e assicurante come al solito, beh, è stato forse il dolore maggiore.
Non sentire la tua risata dall'altro capo del telefono, non immaginarmi un tuo sorriso e il sentire il suono della tua risata melodiosa, mi hanno fatto crollare il mondo adosso, quasi stesse per finire.
Non capisci che sono fragile, sono come una bambola di porcellana, e vado maneggiata con cura: devi essere delicato ed attento, premuroso e gentile, ecco la ricetta per non causarmi graffi.
Con me ci vuole dolcezza e sincerità, ma stavolta me l'hai spiattellato in faccia, quasi sperassi che non me la prendessi.
Ma mi ha fatto male, davvero molto male.
Ho pianto, avrei voluto scomparire, tremavo e mi sentivo le gambe pronte a cedere.
Ma tu queste cose non puoi saperle, dato che non t'importa nulla.
Non puoi sapere tutte le lacrime, le sanno solo il cielo stellato che ho sopra di me.
Non puoi sapere il dolore, dato che non t'interessi del mio stato d'animo.
Non t'importa così tanto di me come dici.
Non mi ami come mi scrivi.
Non sono un giocattolo, che appena ti stufi puoi lasciare in un angolo della stanza.
Non puoi farmi questo, dopo tutto quello che abbiamo vissuto per 4 mesi e mezzo.
Non puoi.
E intanto, in questa sera interminabile d'estate, solo il dolore staziante e le gocce d'acqua che mi scendono dagli occhi mi fanno compagnia.
Anche se vorrei che ci fossero le tue braccia pronte a stringermi.
Ma tu non puoi saperlo, dato che io forse non t'interesso più davvero.

-Sweet-