Come al solito sto male per te. Ma stavolta non è colpa tua, è colpa mia. Colpa mia che ho frainteso tutto. Colpa mia che come sempre mi sono illusa. Colpa mia che ho dimostrato di essere una bambina. Ma pazienza, in fondo ho fatto quello che volevo fare, è questo l'importante. Ho reagito d'istinto, senza pensare troppo, facendo la scelta del momento che, giusta o sbagliata, era la scelta che rispecchiava quello che volevo realmente. Dopo mesi di lacrime, di sofferenza... Ieri ci siamo baciati. E ti stringevo forte a me, credendo che forse in quel modo non saresti mai più volato via. Oggi sei venuto a casa mia... Siamo andati laggiù, abbiamo passato due ore insieme, due ore stando bene, sembravamo due fidanzatini. Eppure è bastato tornare a casa. Mi hai fatto capire che per te è tutto un gioco. Mi fai stare male. Io mi ero illusa che forse questa sarebbe stata la volta buona, io ti amo... Ma per te ormai è tutto un ricordo, tutto un gioco. Ed è inutile che prometta a me stessa che prima o poi ti dimenticherò, perché non è vero. Perché sei dentro di me, vivi lì ormai, nel mio cuore, sei stampato al suo interno, hai lasciato un segno tangibile che niente potrà mai cancellare. Per te non so cosa farei. Penso che sarei in grado di arrivare scalza fino a casa tua, di buttarmi da un palazzo, di nuotare fino a raggiungere la sponda opposta per quanto essa possa essere lontana. Ma già so che non servirebbe a nulla. A te ormai non importa più niente, sono una come le altre. Eh, va bene così. Spero soltanto che un giorno quel tuo dannatissimo ricordo si farà sempre più lontano, che qualcun altro prenda il posto che adesso occupi tu. Spero soltanto di essere nuovamente felice... Come quando ero e sono con te.