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Dedica a cui stai rispondendo

Chissà perché ogni volta litighiamo quando si avvicina una data importante, come il nostro secondo anniversario che sarà tra due giorni. Oggi non voglio parlarti. Ho deciso di non farlo perché non è giusto che sia sempre io a chiamarti per sistemare le cose. Però il rimorso è forte... Mi chiedo dove sbaglio. Voglio dire: come pensavi che mi sentissi quando a San Valentino avevi detto che avresti organizzato qualcosa da fare nel pomeriggio e invece quel giorno quando mi presento da te mi dici con indifferenza che non hai pensato a nulla? E pensare che io per la sera ti avevo preparato una cena a casa mia. Me ne sono fregata dell'esame e sono andata a comprare gli ingredienti, ho scelto la musica, i piatti, gli antipasti... tutto per rendere quella serata indimenticabile. Per vedere il tuo sorriso stupito, mentre accendevo la luce e tu scoprivi che non saremmo usciti a cena a mangiare, perché la cena era qui, a casa mia. Ovvio che ci sono rimasta male quando ho scoperto che tu non sapevi che fare, quando avevi avuto due settimane per pensarci. Pensavo che l'avessi capito! Possibile che non ci sei arrivato da solo? Ieri ti ho chiesto se potevi organizzare la cena di sabato sera. Non penso di averti domandato molto. Ti ho solo chiesto: "Non fare come è successo a S. Valentino che ci sono rimasta male". E tu: "Ah, davvero? Ci sei rimasta male e hai aspettato sette mesi a dirmelo?". Ma non potevi capirlo da solo? Non hai visto il mio sguardo deluso quando mi hai detto che non avevi pensato a nulla? E poi ti sei arrabbiato, perché come dici tu "ti nascondo le cose". Certi sentimenti dovresti percepirli da solo. Sono la tua ragazza da due anni ormai. Dovresti sapere come sono fatta. Poi ieri mi hai detto che anche stavolta non sai cosa fare. E io che mi sono informata su internet e per telefono per organizzare una splendida giornata al castello! Mancava solo la serata, una serata in un ristorante, o dal paninaro, o dove altro vuoi. Con i mille posti che ci sono possibile che non hai idee? Forse il problema è che non ne hai voglia... Ma non ti è mai saltato in mente che ogni tanto anche a me piacerebbe sorprendermi? Mi piacerebbe arrivare ad una cena senza sapere dove mi hai portata. Mi piacerebbe che ogni tanto fossi tu a dirmi: "Oggi ti porto in un posto speciale". Invece sono sempre io a dover scegliere cosa fare. E se non ti va la mia idea ce ne stiamo chiusi in casa. Poi quando ieri ti ho chiesto se per te andava bene che per l'anniversario non ci facessimo il regalo (visto che ci sono già i nostri compleanni e Natale), mi hai detto: "Meglio così, tanto non avevo pensato ancora a niente". Peccato che mancano due giorni. Io invece saprei già cosa farti. Lo so da un mese ormai. Se ti ho chiesto di non farci il regalo per l'anniversario non è per mancanza di idee, ma di soldi. Pensavo che in questo week-end ci avessi pensato, ma nulla. Poi sono sempre io quella che è nel torto. Sono stata cattiva perché ti ho detto solo ieri che a S. Valentino ci ero rimasta male. Ogni tanto mi piacerebbe non doverti spiegare tutto. Vorrei che fossi tu a guardarmi e a dirmi: "Ho capito". Un'altra cosa che non sopporto: ogni sera che siamo a casa mia ti addormenti, o sei stanco e non mi parli. Ultimamente ci sono troppi silenzi fra noi. Sono sempre io che devo iniziare un argomento e tu mi liquidi in due parole. La tua risposta è sempre la stessa: "Sono stanco. Io lavoro e tu no". Peccato che per uscire con i tuoi amici quasi ogni sera in settimana non sei mai stanco! Eppure torni all'1 o alle 2 e il giorno dopo ti alzi alle 6.30. Questa situazione mi pesa. Ogni volta che cerco di fare qualcosa di buono, rendendo magico ogni nostro momento, combino solo danni. Mi fa male non poter parlare con te. Mi dici che non hai voglia di sentirmi e io non mi sento libera di esprimere le mie emozioni. Quando sei con i tuoi amici sorridi sempre; invece con me ultimamente non sorridi mai. Allora mi chiedo: cosa sto sbagliando? Dimmelo tu, perché io una risposta a questa domanda non riesco a trovarla...