Cara amica lontana, oggi mi sento di scriverti una dedica, cosa che è da tanto tempo che non lo faccio. Sai, hai presente la "formula" che usano per gli sposi durante la promessa di matrimonio? Recita più o meno così: "In ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, nella buone e nella cattiva sorte"... Ebbene, sono sempre più convinto di una cosa: Queste parole non dovrebbero essere "Previlegio" esclusivo di due persone che stanno per sposarsi, ma dovrebbero costituire il fondamento di ogni relazione, qualunque essa sia, è una promessa che dovrebbe essere base scontata del rapporto tra genitore e un figlio, tra un uomo ed una donna, tra due persone che si dichiarano amiche. Trovo infatti che spesso le relazioni di qualsiasi tipo possono essere, siano molto superficiali vogliono costruire tutto su un'illusione di ottimismo, ma nella realtà presto o tardi le cose cambiano e le persone si trovano ad affrontare problemi più o meno grandi, ed è in questi momenti che ci si rende conto della solidità dei rapporti con chi ci stà attorno, aggiungerei purtroppo, o per fortuna. Perchè è molto facile affermare di voler bene ad una persona quando tutto va per il verso giusto, o si mira a secondi fini, tutti ne sono perfettamente in grado; ma pochissimi sono capaci di conservare la posizione ben salda all'interno del cerchio di un rapporto vero e sincero quando l'altra persona barcolla, perde l'equilibrio rischiando di cadere, magari al di fuori di quella linea circolare. Ecco perchè credo che persino l'amicizia tra due persone dovrebbe basarsi sulla promessa di starsi vicini anche se lontani e continuare sempre a volersi bene, non solo in "ricchezza, in salute e nella buona sorte" ma anche in tutti i loro più tragici opposti. Forse sarò strano a pensarla così, ma io sono così!!!! Un grande abbraccio da un amico sicero. Morgan