Dovrei essere a studiare matematica...ma guarda te mi ritrovo a voler scrivere oggi, dopo tanto tempo che non lo facevo.
Sarà colpa del poco tempo, o forse della mia ormai spenta connessione con l'immaginazione...sarà che ho scollegato la fantasia per concentrarmi sulla realtà...e non sempre la ritengo una buona scelta.
Ma ho dovuto.
Si cresce, si cambia.
E in fono è anche meglio così.
Quello che non cambia sono le cose per cui si scrive.
Amore.
Delusioni.
Amicizia.
Oppure tutt'e tre insieme.
Ma come fare ad intrappolarle così, nero su bianco? Come fare a spiegare la dolcezza di un momento se hai bisogno di parole che non sono ancora state inventate? Come puoi intrappolare il suo sorriso senza poterlo disegnare?
Non puoi.
Puoi avvicinarti a dipingere a parole quelle sensazioni, quei momenti, quelle frasi..ma non saranno mai la realtà..ed è una delle cose più belle queste forse perchè devi mettere tutta te stessa, tutta la tua anima perchè le altre persone possano capire.
Ecco perchè quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande ripondevo la scrittrice.
Perchè avrei potuto inventarmi il mio mondo ed invitare le persone che avessere voluto ad entrarci ed intrattenersi un pò tra le righe di una storia..e magari trovarsi anche a loro agio, scoprire che, ehi, in fondo è bravina questa ragazza, mi ha fatto dimenticare per un isante i miei problemi.
Ora non me lo chiedono più cosa voglio fare.
E io non mi chiedo se la mia risposta sarebbe la stessa.
Tanto, servirebbe solo a me.