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Dedica a cui stai rispondendo
Quando i raggi del giorno sono ancora fiochi, e accarezzano il tuo volto da Dio, quando poi scorrono giù e sinuosamente si appropriano del tuo corpo, robusto come il marmo e più bello di un puledro che corre su una prateria … Gli occhi miei si illuminano di un brilluccicare più lucente di mille lucciole volanti nel buio pesto dell’estate. Gli occhi miei ansiosi di vedere i tuoi, le mani miei ansiose di stringere le tue, le labbra mie vogliose di potersi delicatamente poggiare sulle tue per far scoppiare un bacio da non dimenticare. Uno di quei pochi baci da ricordare per sempre, per il resto della vita. E mentre la mente mia sogna, la tua bellezza come una lama affilata mi pugnala il cuore. E il contatto della lama fredda con il mio cuore caldo mi crea un sobbalzo, mi sento svenire, il fiato inizia a mancare, le gambe iniziano a non reggere più. Le mani tremano, sudano … Ma la mente mia … no lei non bada alla pugnalata come ormai fa il resto del corpo. Lei offuscata dalla tua bellezza e accompagnata silenziosamente dagli occhi miei guardano immobili solo te. E non si possono girare. Non si vogliono girare. Non riescono a girarsi. Sei l’attrazione più suadente che io abbia mai visto in vita mia. Una vita breve sì, ma sento dentro che più bella cosa non c’è, più bella cosa di te. Non saprei descriverti, non saprei descrivere la tua bellezza mozzafiato. Non saprei descrivere quanto sei bello alla luce del sole. Non saprei descrivere quanto sei bello in ogni tuo gesto, in ogni tuo movimento, in ogni cosa che dici, in ogni cosa che pensi. No proprio non potrei. Chi saprebbe mai descrivere la bellezza del proprio sole? Quando la mattina ti svegli e lui è sempre lì, che entra nelle nostre case, entra nel nostro letto. Tu entri nella mia mente. Appena mi sveglio. Anzi da quel giorno, dal primo giorno che Dio mio mi concesse tanta grazia da farmi conoscere te … da quel giorno non mi sei più uscito. Di giorno non passa attimo che non ti pensi e di notte, non c’è sogno in cui tu non compari. Come potrei riuscirei a descrivere una bellezza più grande del deserto del Sahara, più misteriosa degli abissi dell’oceano, più rara di un unicorno, più preziosa dell’acqua, più forte di una lega d’acciaio e zinco, più strabiliante della stupidità umana. Come potrei, come riuscirei, quale aggettivo potrei mai dare per rendere l’idea. Forse bastano due semplici parole. Non sono aggettivi. Ma sono nomi. Sono il tuo nome. Il nome più bello, affascinante che riesce a scaturirmi un sorriso a 360° gradi di un millesimo di secondo. Questo è il nome che 16 anni fa 2 persone decisero di mettere alla creatura più bella al mondo. E questo di conseguenza sarà il nome che giuro non dimenticherò MAI. Che ricorderò fino alla vecchiaia e saranno le ultime due parole che ripeterò appena prima di morire.
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