Cara Mary,
non so come esprimere verbalmente l?immane dolore che sto provando a causa della tua improvvisa perdita. Forse in pochi ti hanno conosciuta veramente: una ragazza buona, piena di vita, che amava la vita, semplice, leale, con il volto sempre allegro, caratterizzato da quel nobile sguardo nell?orizzonte solare del futuro, mi piace ricordarti così!

Non potrò mai dimenticare le giornate trascorse insieme all?insegna della spensieratezza e dell?allegria, ore intere andando in giro con la moto, le lunghe chiacchierate con la tua splendida famiglia, ai tempi del liceo la tensione che accompagnava le nostre passeggiate a Cittanova qualche minuto prima di entrare a scuola per poi dividerci e risentirci dopo l?uscita e poi i pomeriggi trascorsi in palestra, scherzando, rincorrendoci, facendo la lotta e sperimentando gli esercizi piu? strani ed insoliti e poi... . in un attimo accade ciò che non vorremmo che accadesse mai.

Scrivo queste quattro righe con il cuore gonfio di lacrime, questi momenti non potranno piu? tornare, ma per me rappresentano un ricordo indelebile. Francamente non avrei mai pensato che il giorno del mio compleanno mi sarei trovata a prendere parte al funerale di una tra le mie migliori amiche, quella che io consideravo la sorella che non ho mai avuto e mi manchi tantissimo, se solo mi avesse sfiorata il pensiero di non rivederti mai piu?cara amica mia, non avrei mai anteposto i miei doveri al piacere della tua compagnia e avrei sfruttato al massimo quest?ultimo periodo, mi pento tantissimo di non averti mai espresso certe parole verbalmente, questo scrupolo accompagnerà per sempre la mia esistenza. . Di fronte a persone come te, che hanno perso la vita a causa di un destino crudele, ci si sente terribilmente piccoli e qualsiasi cosa si dica o si faccia potrebbe apparire inadeguate, preferisco pertanto concludere qui il mio accorato saluto.

Non riesco a dirti ?addio? perché so che spiritualmente mi sei vicina e poi sono sicura che un giorno ci rincontremo e continueremo a ridere e scherzare e ironizzare sui problemi come abbiamo sempre fatto.