Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

La guardavo forse ancora innamorato, lei mi aveva cancellato dalla sua mente dalla sua anima, ancora bellissima aveva dimenticato le frasi dolci che mi diceva, quei “ti amo” e quei “non posso vivere senza di te” non esistevano più nella sua ram.
Non esistevo più e non riuscivo ancora a capire il perché anche se lo intuivo.
Quando una anima soffre per l’abbandono e la lacerazione l’altra si crogiola nel piacere, come diceva il grande guru Ramakhrisna là dove un onda si avvalla in un altro punto si alza…….
Anni dopo, le mie ferite interiori erano completamente cicatrizzate, lei non mi faceva più né caldo né freddo, avevo una nuova compagna, più giovane bella e spregiudicata ed anche più matta proprio come piaceva a me, lei mi guardava di nuovo con occhi diversi, malinconici,sguardi che ormai dichiaravano che io non ero più possibile, inarrivabile,intoccabile.
La sua infelicità era manifesta le chiesi “sei felice adesso?” mi rispose perentoriamente “proprio no”,mi aveva sicuramente confrontato con qualcun altro e nel confronto senza saperlo ne ero uscito vincitore, un vincitore senza premio, un vincitore con tanto di sconfitta totale in tasca, non si può più tornare indietro, chi compie atti istintivi, trasgressivi spesso se ne pente, spenta la passione bestiale ci si ritrova con un pugno di sabbia inutile e graffiante in mano.
Una situazione scomoda da portare avanti, spesso la persona con la quale ci si è lasciati andare si osserva in un modo completamente diverso, come se fosse un alieno e dentro la propria memoria o coscienza ci si chiede senza poterlo nascondere “come ho fatto ad arrotolarmi nel letto con questa persona qui?,”Solitamente questa persona ne è completamente ignara, pensa che ti ha conquistato completamente ed è padrona della tua vita mentre non lo è nemmeno della sua.
I suoi occhi mi mostravano tutto questo, il mio occhio onnisciente mi rivelava il tutto in modo talmente esplicito da rivelarmi che lei era anche conscia di questo.
Era, è ancora una donna conturbante, come poche, io me ne guardavo come quando hai di fronte un bellissimo serpente corallo dai colori sgargianti ma velenosissimo, il vaso era rotto per sempre, inutile ricomporlo, le crepe si vedranno sempre e alla minima scossa il vaso si distrugge di nuovo e definitivamente.
Lo so, lo sa, abbiamo nuovi compagni, nuove persone entrate nella nostra vita, si è intrapreso un nuovo viaggio, bellissimo ma ignoto lo stesso e non sapremo mai, nessuno saprà mai come finiranno le nuove storie che si intraprendono, ci si può chiedere dentro di sé se amiamo soltanto una volta ma la risposta alle nostre coscienze forse non arriverà mai, forse non lo sapremo mai.
Dopo tanta sofferenza, come dopo una tempesta, ci si rassegna e torna il sereno, si torna a vivere, sperando che qualcuno lassù ci protegga e non ci faccia più soffrire di nuovo,
Ci innamoriamo di nuovo, altri volti, anime diverse, cosa rincorriamo?
Perché tutto questo?
Perché soli non riusciamo a vivere? Dobbiamo veramente essere in due per poter volare?
E poi?
Le parole degli umani quanto sono importanti, valide,affidabili?
Ormai abbiamo tutti compreso che siamo un virus per il pianeta e lo stiamo distruggendo inquinandolo, forse la Terra con uno starnuto ci spazzerà via ci tratterà come fa il cane quando le pulci si fanno troppo insistenti.
Credo che veniamo da un altro mondo, non siamo pacifici come gli animali che vivono qui da sempre in armonia con l’ecosistema, noi no, siamo inaffidabili violenti, siamo capaci anche di ucciderci tra noi non per valide ragioni vitali ma per una inezia, o per possessività, come se una persona ci appartiene è nostra, ma non lo é.
Siamo liberi di stare spesso male con noi stessi e gli altri, di annoiarci, di stancarci di chi abbiamo detto di amare.
Belve insaziabili, voraci di possedere di nuovo qualcosa o qualcuno che non ci appartiene e tutto ciò ci regala solo infelicità perché anche avendo tutto desideriamo dell’altro senza avere nessuna memoria cosciente, logica o razionale.
Marionette programmate o libere di scegliere?
Forse prigionieri di sensi che ci tengono incatenati ma ci fanno vivere la vita nello stesso tempo…………come è tatuato sul corpo di Angelyna Jolye:-”ciò che ci nutre, ci avvelena”………Loving, Bob