Negli ultimi giorni, che ho trascorso quasi esclusivamente da sola a riflettere, sono andata nuovamente incontro a quelle domande e crisi esistenziali che mi assillano assiduamente quando rimango troppo tempo con i miei pensieri e li lascio vagare incontrollati. Finisce sempre così, una canzone lenta di sottofondo, nessun programma che mi attende, una vaschetta di gelato davanti e un milione di interrogativi che mi affollano la mente e rendono ancora più impellente il mio desiderio di dolci e cioccolato. E così anche stavolta ho mandato la mia dieta con le gambe per aria e dire che stavo andando così bene! Mi sono ripromessa di impegnarmi di più già da domattina, e di risolvere i miei dubbi così da non risprofondare nel loro temibile vortice appena si ripresenta l’occasione. Voglio imparare a rimanere da sola con me stessa e a sentirmi ugualmente felice. Voglio riuscire a superare i miei ostacoli e le mie paure. Voglio permettere alle pareti di ricoprirsi del bianco del silenzio e poi cercare dentro di me un’ esplosione di colori per dipingerle. Ma non è così facile come sembra. Il momento è alquanto critico, ogni volta che mi fermo anche solo per un istante sento rimbombarmi nella testa sempre le stesse frasi e le stesse parole.” In quale università andrai? Ormai manca solo un anno per scegliere, il tempo stringe…”, “ Adesso che sono finalmente riuscita a perdere qualche chilo, ho il terrore di tornare indietro anziché andare avanti..”, “ Non mi innamorerò mai più, ne sono certa..quelle sensazioni erano troppo forti per riprovarle un’altra volta nella vita..quel pugno allo stomaco, quel senso di vuoto quando non c’era, quel vortice che ti trascinava verso l’alto alla sua sola vista…e il suo tocco, il suo tocco! L’incredibile brivido che lasciava sulla tua pelle il vostro semplice contatto, e che si espandeva fino alle punte di ogni singolo capello..e la disperazione del suo addio..”, “ Non hai nessun amico vero, se ci pensi. Perché hai sempre questi problemi relazionali, anche in un rapporto naturale come l’amicizia? Pensa a quanto è lunga la lista…Vanessa, Bianca, Alessandra, Monica, Martina, Rachele, Martina, Giulia…chi ti dice che anche l’ultima non faccia la fine di tutte le altre? E’ sempre così, hai un talento naturale per mandare all’aria le storie..ti stanchi, si stancano, gelosie, litigi..alla fine in un modo o nel’altro le cose si complicano sempre, e tu rimani da sola. Ma perché? E la Giulia…lei ha bisogno di me, ma il suo è un istinto egoista. Io la capisco, la ascolto, sono l’unica a farlo..e questo la rende dipendente da me. E io lo sono da lei per adesso, ma temo che sia solo perché non ho nessun altro a cui attaccarmi, e non per un vera e autentica intesa. Non so se siamo nate per essere amiche, e in fondo lei non mi considera neanche in cima alla sua lista. Nessuno mi considera in cima alla lista.” “ Quali sono i tuoi sogni? Viaggare, scrivere, cavalcare, conoscere, trovare la pace, l’amore, l’avventura, la vita…” “ Riuscirò a realizzarli? Qual è la strada giusta per farlo? Dovrebbero mettere delle indicazioni…”
Queste sono alcune delle frasi che mi gironzolano ultimamente intorno. Credo che sia normale, alla mia età…in fondo ho solo 17 anni. Sto attraversando un momento critico, un salto, e i salti si sa, quelli spaventano sempre. Ma mi sono ripromessa di non avere paura di niente, perché la vita è fatta di movimento, di un flusso continuo…l’immobilità è uguale alla morte. Forse è per questo che amo tanto i cavalli, i loro fisici, i loro respiri, i loro muscoli…il loro galoppo è vita allo stato puro. Così come lo è la musica, una nota che si sussegue dietro l’atra, sempre diversa, sempre in movimento…Vita. La poesia è lo stesso, nero su bianco, una fila interminabile di lettere, un flusso infinito di pensieri che la mano abile e l’animo sensibile dello scrittore sono riusciti a trasformare in parole. Ed ecco perché amo i viaggi..ogni chilometro calpestato di un paese nuovo vale quanto un anno di esistenza. Ogni respiro di quelle arie mai assaporate, ogni vista di quei panorami mozzafiato, ogni cartina studiata, ogni piatto mai assaggiato è una folata di Vita. E l’amore, l’amore batte tutto. Io ho amato una persona una volta, l’ho amata alla follia e allo strenuo delle forze. L’ho amata incondizionatamente, le ho donato tutto quello che avevo senza mai chiedere niente in cambio. Quella era Vita. Nient’altro. La sua mano nella mia era una scarica elettrica, il suo sguardo nel miei occhi era un’iniezione di adrenalina, il suo sorriso era una capriola, le sue parole e le mie insieme erano movimento e gioia.
Ma questi sono solo i ricordi e i sogni di una scrittrice solitaria…Mi hanno detto che gli artisti non vivono mai nel presente, solo nel passato o nel futuro. Ed io vivo in entrambi. Ma per adesso, mentre i sogni e i ricordi si mescolano nell’amarezza della mia malinconia, voglio brindare a me stessa e alla mia forza, e alla mia capacità di vedere oltre la superficie delle cose. So che riuscirò a raggiungere i miei obiettivi, uno alla volta, e qualsiasi essi siano.