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Dedica a cui stai rispondendo

Ciao Simona,
rieccomi ancora qua, a parlare con te.
Pomeriggio la fatica di vivere si è fatta sentire alquanto. Del resto la domenica è il giorno più lungo. Mia madre mi domanda se mi sdraio sul letto solo perchè voglio rilassarmi, o c'è dell'altro. C'è dell'altro, ma a lei dico che voglio solo rilassarmi. Perchè i genitori non vanno mai fatti preoccupare. Ma mia madre, come tutte le madri, ha una sensibilità particolare e mi sa che non è molto convinta dalla mia risposta. In verità, e tu lo sai bene, perchè nulla del mio cuore ti sfugge ormai, sono stanco. E a volte la stanchezza è più forte di me. Allora mi sdraio, chiudo gli occhi e mi concentro forte sulla tua splendida immagine, così carica di luce, e scaldi e accarezzi il mio cuore. Un cuore che ha sbagliato, un cuore che ha dato, un cuore che non si è risparmiato, un cuore che avrebbe dovuto essere migliore, un cuore ferito, un cuore rifiutato, un cuore solo, un cuore stanco, che, in fondo, partiva da buone premesse ma, alla fine, è naufragato.
Non mi importa più di tanto di me, Simona carissima, quello che ho fatto ho fatto, quello che ho dato ho dato. Vorrei solo finire degnamente, per poter tornare da dove proveniamo tutti, anche se, delle volte, ce ne dimentichiamo. E poterti ritrovare.
Ti immagino sempre che aspetti seduta a un tronco d'albero, scrutando un ruscello davanti a te, che riflette la tua immagine luminosa, immersa in un giardino più grande di qualsiasi immaginazione, in piena primavera, ma una primavera che non finisce e non ti fa starnutire se sei allergico alle graminacee, perchè l'allergia non esiste più, come ogni altra imperfezione e forma di male.
Sto resistendo fino all'ultima goccia.
Dopo di che crollerò, e verrà finalmente la mia ora.
Quante persone ho perso.
Quante persone ho visto andar via, per sempre, e non tornare mai più.
Ma tu ci sei come non mai e quando chiuderò gli occhi sarà per riaprirli sul tuo viso raggiante e pieno di luce.
E sarò felice.
Con te.
Ti voglio bene dal profondo del mio cuore, carissima Simona.
Un giorno sarà l'eternità a unirci.
Fino ad allora coraggio, tenacia, perseveranza e tutto quello che mi è rimasto raschiando con le unghie il fondo della mia anima.
Grazie, Simona. Per esserci. Per quando mi accoglierai e conviderai con me quella felicità che non conosce limiti, confini e conclusioni.