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Ciao Tatino, chiaro che per te ci sono sempre e dappertutto anche qui dentro. E come sempre le canzoni chiariscono meglio di ogni pensiero questa nostra storia tanto particolare. Già, infatti stamattina in macchina mentre andavo a lavorare la radio trasmetteva la bellissima canzone di Eros Ramazzotti: "La luce buona delle stelle". Che dolcezza e che struggente sensazione mi saliva dentro ascoltando quelle parole: "Nascerò con te, morirò con te, ogni volta" è così per noi. Ogni volta che non ci possiamo vedere per un periodo di tempo indefinito io mi sento morire proprio, è l'anima che piange disperata ma anche il corpo partecipa e il cuore perde qualche colpo, fatica a ripartire, è un sottile confine con la morte completa. Quando mi chiedi il giorno per vederci ho ancora addosso il sapore amaro del distacco e allora rimando, voglio aspettare ancora un pò devo riprendermi poi cerco di difendermi voglio allontanarmi dal prossimo distacco ma dentro incomincio a sentire pian pianino la felicità dell'incontro che avverrà. Più si avvicina il momento di poterci vedere più dentro mi sento nuova e rinata, una vera nascita dove sento la frenesia totale di correre incontro al futuro al tempo che verrà, dove tutto diventa possibile è un crescendo fino a raggiungere il massimo livello quando finalmente sei vicino a me, e ogni volta vorrei far diventare più lunghi quegli attimi, vorrei imprimermi nella mente ogni gesto, ogni parola, ogni particolare di tutto, ma non è lucida la mia mente, in quei momenti è tutto soffuso, tutto ovattato, racchiuso dentro una bolla fatta di emozioni, di sensazioni, di felicità, di sorriso, sì perchè è così ogni volta, anche nei discorsi più dolorosi, non c'è niente da fare, mi scoppia il ridere di pancia. Ti ricordi? E' da sempre che succede, non riesco a trattenerla, una risata a volte fortissima, a volta lieve, a volte solo un sorriso che non va mai via dal momento che ti vedo rimane lì e mi allarga la bocca senza che io possa toglierlo. Ogni volta ti chiedo scusa e devo spiegarti che non è una presa in giro, no, è gioia pura che mi scatta dalla pancia e il mio cervello immobile sta a guardare. La canzone continua: " Non vedi che... ho bisogno di te... di un sogno.." Eh...amore mio...sogno mio.
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