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Se non te l'ho detto di persona, lo farò qui, e spero che tu perdonerai questo rivolgermi a te indirettamente, come con le altre mancanze. Volevo parlartene direttamente o di persona, ma non me ne hai lasciato il modo. Tuttavia, voglio che queste cose tu le sappia e le abbia ben chiare, sicuro con sono dette con estrema sincerità e con la massima chiarezza di cui sono capace. Se non l'ho fatto prima, lo farò ora. Se l'ho già fatto, lo ripeterò in maniera ancora più pulita e trasparente. Spero che tu legga, prima o poi. Anni addietro, tagliai i contatti in modo brusco, improvviso, quasi barbaro, lasciandoti, suppongo una sensazione di amaro in bocca, una quasi delusione, come se ciò che avevi fatto fosse stato ritenuto di poco o nessun valore, quasi ti avessi preso in giro e ingannato. Penso che tu ti sia sentito tradito, deluso; penso che tu mi abbia visto come un vile, un rinunciatario che evita i problemi, evita di prendersi la responsabilità delle proprie emozioni, invece che affrontarle con un discorso a quattr'occhi. Credi che volontariamente per paura di affrontarti, sia scappato altrove e per altri percorsi lontani dai tuoi?
Se ti sei sentito così mi dispiace e lo comprendo. Ti capisco. Anch'io al posto tuo, dopo averci messo dell'impegno per arrivare lì, mentre facevo qualcosa che mi piaceva e mi realizzava, mentre tentavo di fare del mio meglio, mi sarei sentita come derubata, come se mi fosse stato strappato ingiustamente qualcosa dalle mani, tanto più se era qualcosa per cui avevo preso gusto, a cui ero affezionato, senza contare le implicazioni più burocratiche della questione. Vedo che con gli anni questo senso di rancore non ti ha lasciato, che continui a rivolgerlo contro di me, quasi volessi dirmi: "Ricordati del torto che mi hai fatto!".
Lascia che ti spieghi come andarono davvero le cose. Devi sapere che andai via non per quella questione sentimentale, anche se potrebbe sembrare che sia stato così. Se fosse stato per i sentimenti, non avrei lasciato mai. Figurati se una persona innamorata, e per giunta non forte di carattere, desidera di proposito andare via da chi ama. Fosse stato per me, sarei ancora lì, e ti avrei riferito prima o poi di questa cosa che pesava a me, quanto a te. Sta certo che l'avrei fatto in poco tempo, perché, come tu stesso vedevi, non reggevo più a tenermi questo, chiamiamolo, "segreto".
La vera causa del distacco furono le pressioni insistenti dei miei parenti, che un pò accortisi di quanto stava accadendo in me, un pò per necessità dovute alle difficoltà di malattia, quella di mio zio, quella di mio nonno che ne sta soffrendo ancora, di lavoro, e di mezzi che tu ben sai, preferirono chiedere il trasferimento. Io mi opposi, mi opposi con tutte le mie forze. Ci litigai. Ma, quanto più mi opponevo, tanto più loro stringevano il pugno, restando sordi alle mie ragioni per loro inconsistenti, dato che non sapevano la valenza di ciò che mi teneva legata a quel luogo. Ero debole, molto più fragile di quanto lo sia ora. Così, decisi di anteporre la loro volontà, alla mia, ancora una volta. Tu senti solo quello che ti hai potuto vedere del tutto, le loro scuse, ma hai visto una minima parte della delusione che ciò ha causato in me? Ci sono stata talmente male, da non riuscire più a relazionarmi bene col datore della mia sede, perdendo due anni di lavoro, facendo credere cose gravi, a mio scapito, perché le conseguenze, poi, si sono ritorte, indirettamente, sulla mia salute anche fisica. Probabilmente vivrò anche di meno per questo danno che mi hanno causato quelle cose. Questo è quello che mi ha detto il medico. Secondo te, avrei causato volutamente tutto questa sofferenza fisica e emotiva, se non ci fossi stata costretta? Ma, a parte questo, cercai disperatamente di ritrovare la persona a me cara, in qualche forma, in qualunque modo, arrivando a cose che mai mi sarei sognata di fare. Ti chiedo scusa di tutto. Ma sappi che nel danno che ti inflissi, ebbi ben poca responsabilità, e, anzi, consapevole di ciò che sarebbe accaduto, preferii andarci a perdere, perché, infatti, questo "fuggire" è in realtà costato più a me che a te. Questa è la verità.
Spero che tu capisca.
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