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Ho una necessità tremenda di essere amato, una sete insaziabile che ha assunto forme diverse nel corso della vita. Dalla sfrenata ricerca delle lodi e della stima attraverso il lavoro, alla correttezza morale, al dare amore... e cosa ne ho avuto? Nulla. Mi sono ritrovato in mano una vita di solitudine, una salute rovinata, e l'impossibilità di cambiare le cose, perché non ne ho più le forze, e comunque per raggiungere il più sciocco risultato dovrei sacrificare quel briciolo di serenità che mi rimane. Subisco lo stress in modo violento. Già il fatto di scrivere qualche lettera ogni giorno su questo sito, e fare qualche lavoretto in casa, mi sta facendo dimagrire paurosamente, dato che tutto ciò mi comporta ansia, preoccupazioni, sofferenza... figuriamoci cosa succederebbe se avessi una vita lavorativa, da studente, una famiglia da gestire ecc... non mi rimarrebbe più nemmeno il tempo per lavarmi la faccia: sarebbe un lavoro estenuante e continuo per arrivare a raggiungere un risultato anche mediocre. Eppure avrei fatto tutto questo, togliendomi ogni spazio vitale, per un pò di amore, per avere una compagna come ogni persona normale. Non è un'amico, o degli amici che voglio... non ho tutta questa necessità di divertirmi, di parlare solamente, di confidarsi ecc. posso fare a meno di queste cose, perché mi basta prendere carta e penna per ottenere lo stesso risultato. Desidererei essere speciale per una càzzo di persona, quanto lei lo è per me. E invece puntualmente si ripete lo stesso schema. Profondo energie, do amore, affetto, ascolto, spendo tempo e niente... non vengo comunque ritenuto all'altezza. Non mi ritengo una brutta persona alla fine. Lo sono di aspetto forse... ma nemmeno lì. Ci sono tanti peggiori di me e fidanzati. Lo sono nell'anima? A me pare di essere un ragazzo affettuoso, intelligente, acculturato ecc. Forse ciò che mi manca è proprio l'energia... sia mentale che fisica per mettere a frutto queste qualità che comunque ho. Puoi amare tantissimo, ma se non ce la fai a dimostrarlo nelle azioni, a che serve? Puoi essere intelligente, ma bisogna concentrarla l'intelligenza per portarla a frutto. Puoi aver conosciuto un pò di cose, ma le dimenticherai se non continui a leggere, studiare. Tutto questo non ce la faccio più di farlo, e nemmeno ho la voglia di ammazzarmi di stress per avere una dignità pari a quella altrui, perché questo campanello che suona in me da anni, questo bisogno di amore, affetto, comprensione non può più attendere oltre. Invece, ti girano a largo, ti attribuiscono un caratteraccio... solo perché stai soffrendo tanto da non poter dare ciò che si aspettano. Siete voi gli egoisti, gli infami, i crudeli, quelli che appena non ottengono ciò che vogliono se ne vanno. Avrei voluto amare, dare tutto, tutto alla persona che amo e l'avrei fatto anche a costo di non essere così importante per lei. Di questa mancanza d'amore sto morendo: non c'è un attimo che non mi si presenti puntuale la normale felicità altrui, in stridente contrasto con la mia impossibilità a fare quello che fanno tutti, uscire con chi ti piace, amare e cambiare ragazza con la facilità di un vestito, fare sesso, occasionale o meno, avere un hobby a cui tieni davvero, insomma vivere come ti pare.
Voi direte... ma comincia a piccoli passi. Piccoli passi un corno! Non ne posso più capite? NON CE LA FACCIO PIU. Non ho le energie nemmeno per leggere un'oretta, e anche alzarmi dal letto al mattino è difficilissimo, appunto perché mi manca una vera motivazione, una base sicura in me stesso per costruire quello che desidero. Sono ferito nel cuore, per non essere stato mai amato mai. E non posso attendere oltre. Ho chiesto disperatamente aiuto alla persona che amo, e per cui avrei dato tutto. Ma niente... si vanno a cercar cavilli nella personalità, si pretendono cose impossibili, per poi non dare un bel càzzo di niente di concreto. Allora andatevene pure a fanc*lo, voi che avete spento una fiammella già debole, per il puro diletto di vederla morire.
D'altronde capisco che non possiate capire. Anch'io sentendomi felice per un pò consideravo la morte, il suicidio qualcosa di sciocco, ma era perché mi sentivo finalmente un pò amato, un pò felice. Mi basta poco per esserlo, basta una semplice illusione.
Figuriamoci che ne possiate sapere voi che avete amici, amanti a destra e manca, che avete la forza per cambiare le cose. Voi non potrete mai capire.
Allora mi godrò la serenità che mi resta, finché sopporterò questa vita. E me ne andrò tacitamente al tempo propizio. Non lo faccio per vendetta, no! Lo so che a nessuno importa, men meno che a me. Lo faccio solo per il mio bene, per non soffrire più sotto il peso di questa esistenza, che è stata troppo ingiusta con me.
Non desidero risposte. Non desidero aiuto, tanto più da voi che non ci avete mai capito un corno. Non cambiereste nulla. Quindi risparmiatevi la fatica.
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