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Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e ofuscata, ma non guasta, da una gran passione e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa che brilla nel sangue lombardo.
La sua andatura era affaticata ma non cascante, gli occhi non davan lacrime ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo... Portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta; ma tutta ben accomodata, co' capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo e data x premio. Nè la teneva a giacere, ma sorretta, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva...
... E che altro potè fare, se non posar sul letto l'unica che le rimaneva, e mettersela accanto per morire insieme? Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccia, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato.
da "I Promessi Sposi" di Manzoni
Raga... x la scuola ho imparato a memoria questo pezzo insieme a tutto il resto della pagina che nn ho scritto; sn stata obbligata ovviamente ma NE E' VALSA LA PENA! E' commovente... giudicate un po' voi!
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