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I tanti giovani oggi…..
Praticamente vivevano alla giornata, non c’erano regole o impegni.
Qualsiasi cosa capitava era ben accetta, sia qualche “lavoretto”da fare che regalasse soldi, scippi a donne o ancora meglio a anziani, sia un furto, che ne so una borsetta incustodita a un cimitero per andare a cambiare l’acqua a un vaso di fiori, spesso il furto era doppio, o triplo con le chiavi di casa si ripuliva l’appartamento e con una carta di credito si comprava di tutto in un bel negozio di lusso in centro, l’importante era fare una bella vita, stare a mezzogiorno a prendere un cocktail sotto il sole insieme a gente benestante, al pari loro, vivere come loro, senza impegni, senza assilli, e non fare nulla, nulla che non ti andasse di fare.
Donne al centro specialmente nei fine settimana ne trovavi quante ne volevi, bastava riempirle di bugie apparendo il più alternativi possibile:-“Sono uno scrittore, raccolgo spunti vivendo tra i bohemien per comprenderli meglio”oppure “sono un fumettista sto raccogliendo delle idee”,o semplicemente “sono molto ricco, amo vivere senza schemi, alla giornata”,sulle ragazze giovani questo repertorio le attrae come una calamita, l’alcol poi fa il resto, per non parlare di droga, tutto ciò che si può trovare o rimediare và bene, spinelli da scroccare sotto il monumento della piazza, una birretta, se sei fortunato anche una striscia di coca per 5 euro o gratis, acidi,anfetamine, quanti ne vuoi, spesso te li regalano, se in quel momento stai con una ragazza è fatta, le offri una bevanda qualsiasi, quando si distrae le butti dentro il bicchiere un acido e dopo un po’ te la porti a casa e ti ci diverti ben bene come se fosse un automa fa qualsiasi cosa le chiedi e la mattina dopo il bello è che non ricorda più niente così non hai nessuna complicazione…
Si viveva dove capitava, al centro c’era sempre qualcuno che aveva casa vuota, una coppia freakkettona che ti ospitava anche qualche mese senza nulla chiederti, o un architetto gay, o un musicista pazzo, i vestiti li rubavi direttamente in un grande supermercato o in un negozio di lusso oppure semplicemente li compravi quando un bel furto era andato bene.
Cosa si voleva di più dalla vita?
Libertà assoluta, nessuna regola da rispettare, soldi,droghe e donne quanti ne volevi, poveri scemi quelli che vivono integrati in questa squallida società servi dei padroni e schiavi del capoufficio, orari prefissati come robot.
Loro no, basta essere giovani, in buona salute e non avere scrupoli.
Luisa l’unica donna che vive alla giornata, và a letto con qualsiasi uomo che le piace e non guarda nemmeno l’età, solo che ognuno le lascia qualcosa, un vizio, una idea malsana…….
Se occorre, droga e alcol ti danno il coraggio e puoi agire, l’incoscienza ti aiuta sempre.
E poi ci sono tanti amici, subito pronti a darti una mano, conforto,soldi, spinelli,strisce di coca….
Quel giorno però qualcosa era andato storto, quella maledetta vecchia aveva fatto resistenza e urlava come un ossessa, non ne voleva sapere di mollare la borsetta, il socio aveva reagito male, troppo,era troppo fatto di coca e ubriaco, con una spinta l’aveva fatta cadere, sbattendo la testa su uno spigolo c’era rimasta secca sul colpo.
Assurdo era morta in un attimo, proprio come Luisa la scorsa settimana, si era fidata dell’ennesimo uomo che l’aveva portata a casa sua, almeno hanno detto così le ultime persone che l’hanno vista, l’hanno trovata morta strangolata, alcuni testimoni parlano di uno stupro di gruppo la sera prima…………
Li avevano visti, testimoni ce n’erano diversi e in quel ghetto del centro tanto frequentato da turisti, un giapponese li aveva anche ripresi con una videocam, non poteva farsi i fatti suoi?
La mattina all’alba erano stati svegliati di soprassalto, uomini robusti avevano sfondato la porta.
Neanche il tempo di fiatare, portati su un furgone con le sbarre da quei carabinieri seri, troppo seri, troppo ligi al dovere, con troppi schemi e regole da rispettare, con troppi ordini da eseguire.
Quando l’enorme portone del carcere si aprì e si entrava in quel pertugio buio e quella cella così piccola dalla quale non si poteva uscire più per quello stupido incidente,”omicidio”,quella sola parola per loro aveva rappresentato la fine, per sempre, per tutto il resto della vita.
Cominciavano da quel giorno le regole, quelle del carcere, quelle più dure di tutte.
Forse in quella vita c’era veramente qualcosa di sbagliato.
Loving, Bob
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