Credevo nell’amore, trovandolo in tutto anche in un piccolo gesto, in uno sguardo furtivo, in un sorriso nascosto oppure radiante. Credevo in lui come si crede in Dio avendo pari dolcezze da condividere, pari semplicità da dividere. Credevo in ciò che mi ha spezzato il cuore, per colpa dello stesso mio cuore illuso di ciò che non può mai mai essere ora soffre tra le piaghe e tra le spire del silenzio più assoluto. Fingere di stare bene, non è stare bene, fingere di sorridere anche quando non lo si vuole non è felicità…aspettare è solo una tortura che distrugge l’anima e imprigiona la serenità nelle catacombe più oscure della vita. Credevo per rinascere di nuovo da questa triste e inopportuna esistenza, credevo per colmare il vuoto che ora si riempie di tristezza e solitudine. Credevo che il tuo ultimo sorriso fosse qualcosa di importante che volevi donarmi...invece m’accorgo che nulla è cambiato se no la mia speranza.