Frasi che parlano di me. Notti intere passate su questo sito a rileggere le tante dediche che ha lasciato. L'amore e il desiderio di lei non mi davano pace. L'ho cercata ovunque qui e altrove nell'atroce dubbio, che provasse lo stesso, e che me ne fossi andato, gettando nella sofferenza entrambi, anche se entrambi ci amavamo.
Ho ritrovato segni inconfondibili di me nelle sue parole, frasi che potevo aver detto solo io e che solo lei conosceva.
Mi ha tolto ogni dubbio quel "c'è più felicità nel dare che nel ricevere", una frase di Cristo che mi aveva colpito. Non potevo essere altri che io ad averla detta, appunto perché l'avevo conosciuta da una traduzione del vangelo poco diffusa, e che ha un modo unico di rendere i pensieri.
Tra l'altro ricordo bene l'occasione in cui la usai con lei, e fu anche l'unica in quel contesto in cui ebbi occasione di dirla.
Poi quel "forza e coraggio" è un mio modo di dire, anche se più diffuso.
Oppure l'odio profondo per gli errori di grammatica, che spesso rinfaccio, anche a sproposito, perché appunto non li sopporto proprio. Questo m'identifica in maniera unica e mi ricorda un episodio con lei.
La volta in cui le feci leggere il messaggio della mia amica, quella che mi aveva lasciato in tronco.
Oppure quell'aggrottare particolare delle ciglia, un uragano sentimenti che a volte diventano tristezza.

Ecco tutte queste cose mi riconducono all'esperienza con lei, in modo poco confondibile. Questo il motivo della voglia di comunicarle sentimenti e idee il più possibile, anche qui.