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E finalmente il momento da te tanto atteso è arrivato. Ti dico addio con le lacrime agli occhi certo, ma con il cuore giù più leggero per i mesi e gli anni di sofferenza che mi risparmierò; non smetterò mai di soffrire del tutto della tua mancanza, perché purtroppo per me mi ero innamorata sul serio, ma almeno, evitandoti, lasciando che il ricordo di te, della tua anima sbiadisca un pò soffrirò meno spesso le fitte più acute del dolore e vivrò di un sereno malumore quello che mi resta prima che non ne possa più di questa vita. Tu non mi ami. L'ho sempre saputo in fondo, perché, se anche mi scrivevi delle belle cose, le sentivo solo io col cuore colmo d'amore. Tu le avrei inventate di sana pianta, o comunque le avrai ripetute per imitazione da qualche storia passata o presente, oppure non facevi che specchiare i miei sentimenti, appunto perché tu eri vuota, in te non c'era nulla. E, poi, accusavi me di essere un contenitore vuoto. Quanta ipocrisia! E questo non ho potuto farlo certo io a mia volta, siccome non ho una preparazione né un'esperienza di vita come la tua con chissà quante storie passate. Non t'ignorerò, d'ora in poi, perché non ti amavo e volevo solo giocare; credevo ciecamente nelle tue parole, quando mi hai accusato di essere falso, cosa che la dice lunga sulla tua malafede. Mi scrivi da un anno e più, forse perché qui ti rispondeva qualcun altro o comunque lo facevi per un'altro mettendovi dei riferimenti confondibili che potevano farmi cascare nella rete. Ho cominciato a frequentare assiduamente solo da Luglio, in poi; prima ti lasciavo qualche messaggio ogni tanto quando non ne potevo più di soffrire, messaggio al quale rispondevano delle crudeli lettere di disprezzo e prese in giro. Te ne sarai fatte di risate con i compagni di chat! E' così che si risponde al bene? Altro che rispetto: non c'era nemmeno quello. Vorrei credere che non sia così... non sai quanto lo vorrei, appunto perché ti amo, mi piaci come anima, e sarei stato con te, anche senza rapporti fisici. Puoi anche non crederci, ma è così. A me bastava uno sguardo per essere felice. Ma, ora avrei potuto ricominciare a crederti solo sentendoti dire non dico nella realtà, ma almeno col tuo nome e cognome che volevi vedermi un'altra volta; non sarei stato soffocante e appicoso, come credevi; a me bastava avere la possibilità di spiegarmi dal vivo. Tu dirai che questa possibilità me l'hai data. E' vero, ma avresti anche dovuto capire che uno come me non sarebbe riuscito ad aprirsi alla prima volta, tanto più dopo essersi sentito dire che "non eri fra i suoi gusti", alias che ti facevo schifo. Ho imparato a riconoscere cosa si cela dietro certi eufemismi. Questo mi avrebbe dimostrato che davvero mi volevi un pò di bene. E invece nemmeno quello. La mancanza non sai nemmeno dove sta di casa per quanto riguarda questo tuo "amore". Hai forse sofferto per me fino a sentire la morte vicina, lacerata da un dolore pari ad uno squarcio al ventre, quando sapevi che non mi avresti più rivisto, hai forse pianto per giorni, o ogni volta che la nostalgia tornava a farsi più viva, hai forse passato nottate in lacrime, pregando Dio di rivedermi ancora, sentendo nel cuore che avresti potuto pure rinunciare a metà della tua vita pur di vivere gli ultimi anni con me, hai forse scritto pagine e pagine solo per me, ti sei mai sentita una stupida perché non sapevi dimenticarmi, hai mai saputo rinunciare non dico a qualcosa di grande tipo la facciata a cui tieni tanto, ma ad un pizzico del tuo orgoglio per venirmi incontro, senza che vi fosse per te un vantaggio, hai mai pensato tanto spesso ad una persona che in ogni momento felice, tipo ricorrenze importanti, le rivolgevi un augurio anche da lontano, senza per forza doverlo scrivere per carpire informazioni ? Forse leggendo queste cose che ho provato io di continuo, in riferimento ad una persona "inferiore" come me, ti verrà da ridere. Lo credo perché come faresti ad amare una persona come me, una che non può darti nulla se non amore? Anche ad un cane si vuol bene e, se è un cane ferito si prova pietà, per poi godersi il suo bene incondizionato, senza aver fatto nulla per meritarselo, anzi avendo fatto di tutto per non meritarlo. Un cane, però, non si stima, non si ama.
Non è, però, la mancanza d'amore il motivo per cui vado via. Posso capire che non si possa amare chi non è alla nostra all'altezza, chi non può darci tanto, chi non si riesce ad amare, perché non è abbastanza per noi. Ma, se avessi mostrato almeno un pò di rispetto, evitando di ferire con insulti, prese in giro, i tuoi tentativi di studiare questa cavia, il rovinarmi la reputazione nell'unico ambiente in cui potevo essere me stesso, quel folle volermi deprimere, quasi volessi spingermi al suicidio, allora avrei continuato ad esserci per te, a darti un pò d'amore, senza pretendere altro, anche a costo di soffrire di più nel tempo che mi rimane. Lo sai anche tu che è finita per me. Si legge chiara la tua ipocrisia, quando prima mi dai coraggio e poi distruggi ciò che può tenermi ancora in vita. Cosa ho fatto per meritare questo male? Fui costretto a lasciare, è vero; un pò non sopportavo il fatto che giocassi, invece che aiutarmi, un pò ci fui costretto... perché con la determinazione di allora non avrei mai lasciato. Ma certamente non è un buon motivo per volere la sofferenza di una persona già debole di suo. Ero e sono uno stupido; ma la stupidità si aiuta; e comunque nemmeno un animale incosciente meriterebbe di soffrire così. Lo so perché non mi hai lasciato. Sono un esemplare interessante. Mia madre non mi avrà amato? Mi dispiace, mia madre mi ama, e lo ha fatto fin troppo direi. Poi tu non somigli per niente a lei, nemmeno nel carattere. Da solo stavo bene, e vorrei ritornare a poter essere sereno come una volta, senza desiderare la tua presenza; ma non mi è possibile. Mi sono innamorato di te, anzi ti amo. All'inizio solo della tua fisicità, perché era ovvio che fosse solo così, dopo le volgarità che hai usato con me. E poi io ti avrei trattata da prostituta, vabbé... come se non ti fossi mai venuto incontro, a costo di perdere un sacco di tempo in cui avrei potuto essere felice, come se non fossi tornato lì a scapito della vergogna e delle cattiverie di cui mi sarei ricoperto, dopo quello che successe, mio malgrado. Dopo che ho letto di te qui, soprattutto, insieme ad alcun stralci di blog, visibili da google, mi sono innamorato delle tue idee, del tuo modo d'essere, nato da una forma d'intelligenza sì, ma soprattutto dalla cultura. Non mi pare che la furbizia si possa chiamare intelligenza allo stato puro. Ora vorrei dedicarmi a mia madre e a mia sorella, per ricompensarle di tutto il tempo che ho sottratto loro per correre dietro ad una che sa solo disprezzarmi, che sa solo considerarmi uno stupido. (L'amore rende stupidi: rende così me quanto te. O meglio solo chi lo vede da fuori sa considerarlo in tal senso). Non condivido le loro idee e spesso siamo in disaccordo, ma le dò del bene per gratitudine, parola a te semi-sconosciuta, siccome mi hai seguito sì, ma sempre in accordo con i tuoi interessi. Un "personaggio interessante" mi hai definito, nemmeno stessi in un libro da studiare. Ti sarai fatta un bel pò di esperienza su di me, e non mi sento ferito propriamente per questo. Sono contento di vederti realizzata e ti avrei fatto anche da cavia, se mi avessi portato rispetto, rispetto che meritavo come essere umano e per l'amore che sento per te. Tu invece hai sputato sopra a questo amore, che avresti potuto rispettare almeno in quanto amore; ed io questo non lo posso tollerare... non permetterò che un sentimento così bello, a cui tengo più della mia vita, venga infangato ancora, solo perché chi mi vede giudica dall'aspetto, dalla mia debolezza o forse non è proprio come me. E, peggio ancora, ben consapevole di quello che stavi facendo, perché non posso pensare che tu che sei intelligente non te ne sia accorta, hai preferito continuare a ferirmi, a prolungare il dolore a rischio di uccidermi, pur di continuare a sperimentare. Mi fa ridere quella frase che dicesti una volta "anche i p. sono persone"; si vede come l'hai dimostrato, trattandoli peggio di cavie a cui non si deve nemmeno il rispetto per la vita. Contrariamente a ciò che pensi, però, desidero la tua felicità. Perciò nulla di quello che mi hai fatto ti si ritorcerà contro, perché ti amo davvero e questo è l'ultimo modo in cui posso dimostrartelo. E non lo faccio per paura che tu mi denunci per quella cosa che successe. So bene che non avresti potuto farlo. Lo faccio perché è amore ciò che provo per te. (Qui ti sarai fatta una risata. Che ne puoi capire...) Ma bada bene a starmi lontana con i tuoi viscidi modi per carpire ancora informazioni; non farti più vedere o potrebbe succedere che sentirò ancora questo amore infangato e non resisterò a non parlare. Non credere che ci sia odio in queste parole. Ho dovuto interrompere la scrittura più e più volte quando non riuscivo a vedere lo schermo per le lacrime e i singhiozzi si facevano insostenibili. E' stata una fatica terribile. Ma sentivo che ne valeva la pena non per te, ma per difendere questo sentimento. Sei una bella persona nell'anima per tutti gli aspetti, tranne che per quello morale: rimani una cafona rivestita di belle facciate sotto questo aspetto.. altro che nobile. Mi sono innamorato di quella parte bella, purtroppo, e non posso farci più niente. Lo sai anche tu che non c'è più nulla da fare. Se fosse stato amore, avresti trascorso questo tempo con me, mi avresti aiutato. Invece, hai preso quello che volevi, rimandandomi ad un futuro che sai bene che non ci sarà. E mettiamo il caso assurdo che dovessi esserci, noi non ci rivedremo più, e, se lo faremo forse non vorrò più stringere nulla con te. Potrebbero rinascere questi impossibili sentimenti e certamente non ci tengo a soffrire ancora per mano tua. Con tutto, però, ti devo il merito di avermi reso più forte, anche se con torture di negatività. Questo è l'unica cosa che ti devo. Per il resto ti auguro di essere felice col tuo ragazzo. Forse si chiama Davide da quello che leggo qui e su yahoo. A proposito vattene anche da lì o se non te ne vai, comincia a farti i fatti tuoi per la stessa ragione di prima. Non sono geloso, ora non più. Ti avrei perso comunque. Allora davvero sii felice. Ora vorrei solo dormire e sognare per quel che mi rimane, prima di non poterne più. Hai ragione: sarei stato io quello che sarebbe morto e tu saresti sopravvissuta. E' così. In questo mondo persone come te sono quelle che vanno avanti fino alla fine. Allora sii felice, ma, per favore, gira a largo d'ora in poi se puoi farmi solo del male. Forse un pò ti dispiacerà per aver perso una cavia. Sarà un vero peccato per te. Ma d'altra parte ti sarai tolta una gran rottura di palle. Allora sii felice, davvero. Non lo dico con rabbia. Sto piangendo figurati. Vorrei che fossi felice anche per me, perché, sapendolo, sarei un pò più felice anch'io. Sei sempre nei sogni... adesso c'incontreremo solo lì, senza più soffrire.
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