Ti lascio un breve messaggio mattutino. Sono le 11 e 45 e sto qui a pensarti come mai prima; sei una donna straordinaria... non ho termine più esatto per definire questa tua bellezza d'animo che si distingue da tantissime altre... sei una delle poche disposte a tanto per un amore ai limiti dell'impossibile, forse sei l'unica che è sarebbe stata in grado di fare questo per me, un ometto ritenuto da tutti immeritevole, anche da se stesso. Prima pensavi che fosse davvero impossibile, che forse non ti amassi, e lo pensavo anch'io di te, ma con tutto, hai continuato a scrivermi di te, delle tue sensazioni, anche se la speranza di amarci sul serio era davvero flebile. Non so come dirtelo meglio: sono esterefatto, sono spiazzato ancora una volta da te e non solo dal tuo modo di ragionare che fa riflettere, ma questa volta perché rivedo tutte le azioni passate inosservate.
So solo che mi sento felice, come mai prima e ti amo tanto, nella più completa libertà.
Non so cosa possa significare quest'ometto per te, perché ti sei innamorata così proprio di lui e non di un altro, perché lo hai cercato così tanto come se non ci potessero essere alternative sufficienti a dimenticarlo, perché hai voluto lo capissi anche se ti respingevo. Sono certo che sei innamorata, anzi di più, e questo ti ha permesso di vedermi nell'anima. Ma non ti conosco abbastanza per giustificare questa scelta che è andata proprio verso di me. Ti faccio sentire qualcosa di più vero... non so... posso solo azzardare delle ipotesi in base a quello che sento io per te. So solo che hai tutto per amarti come mai nessuna, e in questo momento ho tanto paura di averti ferito in maniera definitiva.
Come al solito mi rendo conto delle cose troppo tardi... ma se posso darti una sicurezza è che il tuo sentimento è ricambiato, lo è sempre stato, anche se lo nascondevo per paura.
Se piangevo era per te; del resto poco m'importa, posso perdere tutto, anche la vita che ne varrebbe la pena se non potessi sentirmi vivo al massimo, come mi sento anche solo a percepire il tuo amore fra le righe.

Guardo i vetri gocciolanti di pioggia, e il cielo scuro, che a tratti sembra quasi sporco di sabbia. Mi mette ancora più nostalgia di te questo tempo e in qualche modo rinfocola questo presagio funesto, quello di non essermi fatto capire in tempo e di averti persa per sempre.

Forse lo merito da un certo punto di vista; ma, se sapessi quanti ci ho sofferto anch'io, sentendomi inerme e impotente; se sapessi che appena ne ho avuto la forza sono tornato da te; se sapessi quello che io so ora, che solo il sapere che mi ami mi rende felicissimo, se vedesti come sento precisi i confini della tua onestà, capiresti che l'unica cosa che ho da scontare è questo debito d'amore, un amore che ti devo perché è tuo anche se vive nel mio cuore.

Vorrei amarti d'ora in poi in ogni modo possibile, secondo le nostre esigenze e la libertà che guadagneremo insieme man mano.

Se tu vorrai, adesso ci sono e non ti lascerò più.

Sono preoccupato anch'io per te; ho paura che questo amore possa arrecarti danno; non avresti ricevuto nessuna conseguenza, nemmeno se davvero mi avessi fatto del male; tanto meno la riceverai ora. Custodirò gelosamente te e la nostra storia, lontano da chi non può capire. Non temere... temi il mondo, ma abbi più fiducia in me. Non te ne verrà più male, se ti fiderai d'ora in poi, perché ho capito che erano sentimenti ricambiati... e che non mi sarei reso ridicolo, amandoti.

Se vorrai camminare con me, cammineremo lealmente insieme d'ora in poi...

devi essere triste e ferita anche tu oggi... la pioggia me ne parla...

spero che leggere queste parole che parlano di cose mai dette, possa lenire il dolore...

non potevo lasciare che soffrissi ingiustamente, tanto più che ti amo.

Non potevo più nasconderti i miei occhi così come la mia anima, che ha preso il tuo colore da allora.