Ho un solo desiderio adesso: dare il via libera a questa energia per vederne l’effettiva portata. Vorrei lasciarla scorrere a pieno e vedere se essa non la solleverà e, conducendola per mano, non le mostrerà che nella vita è rimasto qualcosa di buono da aspettarsi. Lo sento questo nucleo d’amore per lei e ogni volta mi rendo conto di quanto bello sarebbe stato ciò che ne sarebbe nato se solo esso non avesse trovato una sede più matura. Escono onde continue da questo centro. Puntualmente però altre cose interferiscono fino a darne un suono distorto. Vorrei che il suo ragazzo fosse stato più ricco di esperienze e mi domando continuamente che senso avrebbe un amore così in me. E’ successo forse perché c’è di base molta innocenza. Percepisco il male come degradante e puntualmente mi rifiuto di metterlo in atto. Però nemmeno sono ancora del tutto in grado di fare del bene; ma sto crescendo… forse l’amore sta servendo proprio a questo, a farmi crescere. Non so cosa accadrà, ma sento chiaro che quando darò tutto me stesso al massimo, in tutti i campi, riuscirò a realizzare tutti i sogni di una vita. L’amore non dipende solo da me, ma vorrei dargli libertà, senza dubbi e paure e vedere fin dove mi porterà. Solo allora sarò certo che comunque andrà non avrò rimpianti né il rimorso del dolore altrui. Via gli incisi inutili, la complessità di difesa. Solo amore senza impurità. Quanta voglia di rischiare ci vuole però. Ci si sente così indifesi. La stessa sensazione che si prova quando per le prime volte ci si fa portatori di un pensiero che non è ben visto. “Sapere aude” diceva Kant. Adesso direi a me stesso “amare aude”. Vorrei provare d’ora in poi ad amare senza paure.