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Dedica a cui stai rispondendo

Ragazzi, aiutatemi perché davvero non so più come fare. Sono una ragazza molto molto timida. Mi vergogno quasi ad essere così vedendo le altre coetanee (diciottenni) della classe che che se ne fregano di tutto, ridono come iene, fanno le scostumate con i prof, stanno con i piedi sui banchi e sgranocchiano pop corn durante la spiegazione e altre amenità.
Non dico che vorrei essere come loro, ma almeno mi piacerebbe non essere così chiusa.
Ad esempio c'è l'amico di mio fratello che mi piace un casino. Però quando stiamo insieme non mi riesce di dirgli nulla nemmeno le cose normali. Già di mio non parlo molto. Cioé a casa parlo a macchinetta con mamma, con mio fratello. Trovo sempre i termini giusti, non mi faccio nessun problema. Anche fuori con i più grandi parlo naturalmente. Ma con i ragazzi della mia età o giù di lì vado in soggezione. E' più forte di me che m'ingrippo e ammutolisco. Li temo perché da bambina sono stata presa in giro anche pesantemente e mi è rimasto il timore di soffrire ancora per il fatto di non essere accettata da quelli come me. E' un timore che ha tanto di reale siccome non sono un adolescente come tutti. Loro pensano solo a fare casino. Pure a me piace, ma preferisco di gran lunga scrivere, leggere, passare del tempo tranquillo a studiare. E basta che apra bocca che esce fuori che non parlo come loro. Sono molto più seria, fin troppo direi. Sono io che non vado bene? Dovrei imparare un diverso stile di comunicazione? A me però fa schifo quando sento quelle ochette di coetanee che spettegolano alle spalle altrui, oppure fanno le pu**anelle con i ragazzi. In pratica sanno fare solo questo quando sono fuori. Anche a me piace un ragazzo, ma questa cosa di non sapere bene come parlare con un coetaneo già mi dà fastidio. Con lui è un pò meno siccome è un pò più grande (ha 24 anni), ma poi ci si mette anche il pudore che ho di parlare di certe cose (mannaggia alla timidezza) e finisce che mi scompaiono le idee di mente. In pratica dal timore divento uguale a ciò che voglio apparire e finisce che non si vede più nulla di ciò che penso davvero. Questo fatto mi sta procurando un sacco di guai perché già un altro ragazzo mi ha respinto per questo. Gli dicevo che lo amavo ma poi non riuscivo ad essere me stessa, perché mi bloccavo dalla vergogna, dalla paura. Lui ha pensato addirittura che lo prendessi in giro e non sentivo che mentre gli parlavo avevo il cuore che batteva a mille di paura e anche di felicità. Lo so che vi sembra davvero stupida come cosa, ma intanto ci sto male perché è una cosa ce mi sta isolando da tutti perché non riesco a fare uscire nulla di vero nella realtà. Come fare a non aver paura di far salire in superfice i propri sentimenti senza che scendano tanto in fondo che si perdono di vista? E soprattutto qual è il modo più adatto di parlarne? Bisogna rimanere seri, bisogna usare pathos? Mi è capitato di non dosare bene quelle poche volte che li ho manifestati ed ho combinato lo stesso un disastro...