Non capisco perché la sensibilità venga considerata una caratteristica negativa del carattere di una persona.
Al contrario secondo me è un aspetto positivo. Se non esistessero le persone sensibili, non ci sarebbe i romanzi, le poesie, l'altruismo e l'amor proprio. La vita verrebbe vissuta a metà senza toccarla dal vivo, ma solo in superficie, e spesso la superficie è ruvida e vuota. La sensibilità permette di scavare quella scorza e di trovare la parte interiore che al contrario è ricca di sentimenti e di emozioni che fanno tremare il cuore.
Non bisogna aver paura di essere sensibili, perché coloro che lo sono hanno ricevuto il dono di guardare oltre.
La sensibilità il più delle volte è portatrice di sofferenza, è vero, ma tramite la sofferenza si impara a crescere a conoscere noi stessi e soprattutto gli altri. Le persone sensibili, sono senza pelle, sono le anime di questo mondo, sono coloro che ci permettono di soffermarci anche solo per un secondo a pensare ed a riflettere. Si commuovono davanti ad un tramonto, si disperano per un fratello che vive nella sofferenza, si inebriano di gioia quando quel fratello sorride, perché sanno che quel sorriso sono stati loro a donarglielo.
Sanno riconoscere i loro limiti, le loro debolezze, ma non le bruciano, anzi ne fanno tesoro, per trasformarle in energia positiva.
Le persone sensibili sognano ad occhi chiusi, ma soprattutto ad occhi aperti. Non trasformano i loro sogni in realtà, perché quella realtà non è di loro appartenenza, troppo semplice, troppo noiosa e troppo artificiale. Vivono la loro realtà, una realtà che guarda al cielo ed in terra.
Non cambiate mai, rimanete sempre così. Il mondo è vostro.