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Dedica a cui stai rispondendo

Mi dipingi come una spietata senza cuore senza contare che nell'infatuazione ci sono anch'io in pieno, anzi direi che la mia non è soltanto un'infatuazione, altrimenti ti avrei dimenticato. Se non ti scrivo è perché sono stanca anch'io. Non credere che questo sia uno scambio senza nessun effetto emotivo su di me, anzi direi che ogni azione mi pesa perché in ballo ci sono dei sentimenti che temono di essere feriti, perché quando ti sento infierire come ora, mettere in dubbio tutto, mi abbatti, mi deludi profondamente, perché so bene quanto mi ci è voluto anche solo per scrivere su uno stupido sito senza sentirmi in colpa, per tornare da te anche se non me la sentivo, anche se sapevo benissimo che non avrei retto, perché appunto c'erano dei sentimenti feriti... tu dici che dovrebbe esserci un riscontro nella realtà di quello che dico. Ebbene non ho nessun problema a confessarlo dal vivo, perché è tutto vero quello che sento; sembro incredibilmente brava a giocare, brava come non sono in altri campi, proprio perché non sto mentendo nemmeno qui, mi muovo su una base reale; come faccio in tutto il resto, non creo niente dal nulla. Mi hai chiamato più volte "stratega", ma caro forse ti sfugge il significato che dò a questa parola. "Stratega" per me non significa "imbroglione". Stratega è ogni persona che ha un reparto per la materia grigia in testa; poi c'è chi sceglie di volerla usare per il male e chi per il bene. A me piace essere fin troppo veritiera. Per questo appaio più imperfetta di altri. Ciò che sembra corrisponde esattamente a ciò che è. Ti scrivevo certe cose perché ti amo, mio caro, ti adoro e, se tu sei solo infatuato, a me il tuo ricordo rischia di rimanere per sempre. Non immagini quanto hai segnato la mia vita, l'importanza che hai avuto e che hai. Non puoi immaginarlo appunto perché non sono riuscita a mostrartelo nella realtà se non nel dolore. C'è gente che per una cottarella mette il mondo sottosopra e gente che ama e si trucida l'anima per anni per poi non avere il coraggio di dichiararlo. Sono proprio quella stupida che ha taciuto soffrendo, che ti ha innalzato a uomo della sua vita, perché ha visto del bello in te e se n'è innamorata, senza però fare i conti con le possibilità. Sono quella stupida che è capace d'innamorarsi e soffrire senza chiedere alla realtà più che nulla. E' una cosa sciocca, strana, da folle sognatrice ma non c'è nulla di più disinteressato. C'è chi ti segue per una scòpata e poi ti lascia e chi invece ci muore per te e non cerca nulla perché non può permetterselo, perché per la sua abitudine di prendere tutto troppo sul serio e per la sua composizione interna sa bene che finirebbe in tragedia quando finirà, quando mi ferirai, perché accadrà. Non mi avvicino per difendermi. Mi hai fatto paura non poco quando ho capito che la vedevamo diversamente. Ti sei avvicinato come un lupo famelico di sesso, facendomi capire che per te non aveva la stessa importanza. Mi sbaglio? Ti ho sentito soffrire e mi sono sentita in colpa, proprio così, perché ogni volta che ti scrivevo che ti amavo era maledettamente vero. Ora non è che non mi piaci e per questo non ti dò corda. Mi hai deluso un pò ecco tutto. Eri sincero invece tu quando mi scrivevi tutte quelle cose? Non l'ho capito a dire la verità, ma ti ho sentito soffrire e per questo ho un pò mollato la corda, forse sbagliando, perché ho trovato questi ritegni da risolvere. Ho smesso di scrivere proprio perché ti voglio del bene, perché non voglio amarti da una parte e lasciarti solo dall'altra, permettendo alla realtà e alla sua freddezza d'infierire sui tuoi sentimenti. Forse ho sbagliato a valutare, forse dovevo scriverti ciò che sentivo sempre. Sono stata un'egoista a volermi proteggere, mentre lasciavo te nella fame d'amore.
Non ho scritto di quanto ti amo per estorcerti la verità. Ma come ti vengono in mente certe cose? Lo vedi o non lo vedi con che persona hai a che fare, che hai a che fare "un animale senza artigli e senza zanne", (giusto per non essere più espliciti)?
Ti amo, è vero. Dirtelo sarebbe naturale, amarti sarebbe la realizzazione di un sogno. Ma quando sento certe cose mi blocco, temo fortemente che la tua sia solo una curiosità, che mi tratterai come una donna usa e getta. Non dico che non mi farebbe piacere approfittare della tua buona volontà in tal senso. Ma non lo so, percepisco un pericolo nell'avvicinarmi a te, sento un continuo campanello d'allarme che mi avverte che mi farò molto male. Forse è proprio perché ti amo e so quanto vali che alla fine non mi avvicino.
In che modo poi avresti cercato un chiarimento, nel senso che dovevo venire da te, facendola passare per una cosa di mia iniziativa? A me fa semplicemente paura questa cosa, perché mi sembra di consegnarmi nelle mani del cacciatore, di essere in completa balia delle tue scelte. Ti basterebbe un no che tagliasse i ponti e ne uscirei distrutta. Non è orgoglio. Ci verrei di corsa da te, ma vorrei che le cose le decidessimo in due, che scegliessimo un posto e ci vedessimo fuori dai soliti schemi. Non so se per te va bene una cosa del genere. Lì mi viene la nausea, mi blocco anche per tutte queste impressioni. Saranno sbagliate? Vorrei sapere la tua opinione. Non c'è nessun desiderio di vendetta da parte mia, figuriamoci, non c'è odio, rancore, vorrei piuttosto evitare di farti male ancora.
Non mi sento in colpa, non ne vedo il motivo, mi rimprovero solo di non aver colto certe occasioni, di non essere stata abbastanza forte da ragionare a mente fredda, da ignorare le reazioni emotive nei tuoi confronti.
Forse sono io che mi faccio troppi problemi, non lo so. Una cosa però è certa, che ti amo, che il chiarimento lo voglio anch'io, che se si deve fare è meglio che lo decidiamo in due nella realtà. Altrimenti succede ancora che scatta quell'allarme dentro di me che m'informa che c'è qualcosa che non so che potrebbe distruggermi e scappo.