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Ciao amore, spero che tu stia trascorrendo una buona giornata o almeno questo ti auguro. Qui c’è un clima sospeso. Ancora una volta le nuvole di questa giornata fra la pioggia e il sereno raccontano di quello che ci lega. Credimi, amore, noi due non abbiamo esigenze diverse; e nemmeno le aspettative lo sono. Forse le aspettative potrebbero sembrare così perché mentre tu punti alla relazione stabile com’è giusto che sia a me piace non propormi nulla e programmare vedendo come va giorno per giorno. Lo faccio semplicemente perché aspettative troppo alte mi pesano, mi fanno un effetto ansiogeno, rischiando di farmi perdere l’attenzione dalla situazione attuale che è un lavoro di pazienza, che si deve fare un mattoncino alla volta. Tuttavia alla fine le nostre aspettative coincidono perché se sono ancora qui è perché c’è qualcosa mi porta a cercarti. Sto bene insieme a te, mi piaci, e, stando alle impressioni di adesso, con te ci potrei stare davvero a lungo (intendo fuori da questo sito). Tuttavia poi adotto un punto di vista diverso dal tuo. Io che sono facile alla claustrofobia non oso nemmeno pronunciare il “per sempre insieme”, mentre tu, vissuta in condizioni diverse, giustamente dai voce a questo desiderio. In modi diversi vogliamo la stessa cosa da entrambe le parti. Alla fine, infatti, le esigenze sono simili. Mi basta guardare un attimo a pochi mesi fa per vedere come sia già diversa la vita rispetto a quella cieca nostalgia che mi divorava allora. E’ bastato un pizzico della tua presenza per farmi sentire di nuovo leggero e innamorato: forse non immagini quanto ti abbia ben accolto. Sei stata la risposta più esatta alla mancanza perché, si vede dagli effetti, un amore che non fosse il tuo non mi avrebbe reso sereno conservando il vuoto delle distanze. Certo questo non ci basta. Non sei l’unica che ha bisogno di amore anche fisico. Molto spesso mi mette tristezza la mancanza appunto di contatto dall’amichevole carezza su un braccio in poi. Anche a me capita certe sere di volere qualcosa da stringere. Non c’è nulla di male nell’ammetterlo. :) Potrebbe sembrare strano che mi capiti visto che anche da solo dormivo benissimo e in più adesso ho qualcuno che condivide la camera con me (non è la mia ragazza, tranquilla :P). Ogni volta che me ne viene voglia c’è di fondo quel senso di tristezza che più che ad un malessere somiglia ad una nostalgia… mi capita allora di prendere una maglietta, ripiegarla per renderla consistente, e dormirci tenendola abbracciata. Così si dimentica un po’ del freddo e del solito nodo alla gola. A me capita con tutto che ho un compagno di stanza per dormire. Quindi si vede che non è esattamente solitudine. Si tratta proprio di mancanza d’amore.
Quindi in un certo senso comprendo le esigenze della tua “cotta + amore”. Non è così straordinario che accada quando si matura un amore senza vedere la persona. A te sarà capitato per questo motivo, perché, almeno da quello che percepisco, hai una capacità di amare grande. Mi sembra che ti affezioni presto alle persone amiche, vero? Però mi sembra anche che i tempi non cambiano nulla, che sai amarle in un modo bello come se le conoscessi da anni. Questa cosa l’ho notata e mi è piaciuta molto. Fra noi comunque non c’è stato ancora nessun chiamiamolo “contatto” fisico ed ecco il perché dell’effetto cotta. E’ successo lo stesso a me all’inizio: mi pare fin troppo lampante che fosse così :P ma poi il sentimento ha seguito un corso più normale anche se non per cause ordinarie. Di solito “i brividi caldi” si attenuano almeno un po’ dopo che ci sei stato con una persona… invece io li ho volutamente attenuati. So che spesso mi senti un po’ troppo freddo e ti domandi se non mi sia passato l’amore con tutta la passione. Ebbene in me come in tutti queste due cose sono nettamente distinte. Anni di resistenza mi hanno insegnato a congelarmi al momento opportuno. L’amore non c’entra nulla in tutto ciò, quello segue tutt’altro percorso di maturazione. Attualmente sono allo stato ghiacciato, uno stato anche un po’ logorato dalle distanze. Ma basterebbe appunto un po’ della tua presenza che ritornerei la fiammella di sempre, perché tale sono quando mi lascio andare.
E a proposito delle nostre presenze fisiche al momento sto in uno stato d’indecisione. C’è in me una grande paura di sbagliare e comunque di perderti. Temo di essere una delusione perché se anche come anima che comunica quissù sono me stesso, non so se lì fuori riuscirei a tirar fuori la stessa spontaneità. Cercherò di fare del mio meglio, ma ti avverto che potrebbe non finire bene e che comunque dovrai portarmi un po’ di pazienza. Questa timidezza fa rabbia a me quanto a te, perché so bene che se fossi disinibito come quando sto con mio fratello oppure comunico al pc, non staremmo certo qui a parlarne. Mi fa ancora più rabbia che amiamo da entrambe le parti e non riusciamo a trovarci. E’ semplicemente assurdo immaginarci io qui ed tu là abbracciati a dei cuscini quando entrambi vogliamo stare insieme. Con questo vorrei dirti che mi farebbe davvero piacere uscire con te e conoscerti (figurati che ho messo mezzo mondo sottosopra per saperne qualcosa in più di te come hai fatto anche tu). Però non aspettarti troppo, mi raccomando. :)
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