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Dedica a cui stai rispondendo

Si può solo ascoltare il suo desiderio di non volerne più sapere.
Fra l’altro anni di frequentazione hanno di dimostrato che seguire il cuore ha portato solo a risultati disastrosi.
Per questo la scelta a cui siamo arrivati non è stata dettata da ciò che in realtà si voleva.
Si possono volere tante cose più grandi di noi, ma poi realizzarle è un altro conto, e non è solo una questione d’impegno, di responsabilità: quando si soffre e si vede chiaramente che anche mettendoci l’anima quei sogni non si realizzeranno e anzi saranno solo fonte di guai è meglio chiudere occhi e orecchie e lasciare che il cuore dica pure la sua, senza però dargli occasione di alzare la voce al punto da imporre le sue ragioni ingiuste.
Fra l’altro non può chiamarsi amore quello in cui non esiste praticamente tutto di positivo senza però far mancare nulla a negatività e litigi.
Quando si vede che comunque la si metta ci si continua solo a ferire allora vuol dire che seguire il cuore non è stata la cosa migliore.
All’inizio ci si credeva nella possibilità di stabilire un minimo di accordo, ma così non è stato e allora meglio ritornare a se stessi, anche se si continua a non volere che debba andare così e, al contrario, si vorrebbe ancora cercare di stabilire qualcosa.
A volte comincio a credere che se sento dentro questo richiamo ci deve essere un motivo, magari qualcosa di sbagliato nella rinuncia.
E’ come se da qualche parte sapessi di non essere completamente nel giusto; si tratta solo di un’impressione o questa piccola crepa è indice della fragilità di una decisione che dopo tutto è stata presa solo sulla base di un principio di giustizia?
Credo che il tempo dimostrerà se si trattava solo di dubbi, di piccoli aspetti negativi di una decisione che rimaneva comunque la migliore o se, invece, era meglio fare altro e conservare, lasciare, continuare.
So solo che per adesso va bene così.