Continuo a pensare alla giornata di sabato...io e te sul pullman per San Siro con quaranta ragazzini e qualche genitore. Che responsabilità! Ma a me piacciono le responsabilità, le sfide...ho sempre cercato di vivere la vita al massimo...volo. Trascino gli altri; la mia famiglia.
Quante volte ci siamo guardati su quel pullman, quante volte ci siamo sorrisi e sfiorati...e io che dovevo rispondere a tutti, che dovevo colmare ogni incertezza sull'entrata allo stadio. I ragazzi erano tutti contenti, sereni, entusiasti, rumorosi e spiritosi... i loro visi sorridenti mi hanno ripagato dei ritagli di tempo spesi per organizzare questa gita.
Finalmente... tutti seduti e sistemati sugli spalti nel settore verde insieme a circa 60000 persone... ed ecco...una voce che annuncia l'annullamento della partita per la morte di Piermario Morosini su un campo di calcio.
Ti guardo... mi guardi... una lacrima scende sul mio viso... forse anche per Moro ma sicuramente e soprattutto per vicende personali; tu capisci tutto e mi stringi forte la mano senza lasciarla più. Si può morire così giovani? E' quasi vent'anni che me lo chiedo e ancora non ho una risposta. Guardo gli altri: sono delusi, ma anche increduli e stranamente silenziosi.
Pian piano lo stadio si svuota e anche noi torniamo sul pullman per il ritorno. Non c'è nulla da dire...
Sediamo vicini e dopo un po' iniziamo a parlare...poi... ti guardo...tu mi guardi e rimaniamo così a fissarci negli occhi per pochi, incredibili attimi, in quei secondi ho pensato di confessarti i miei sentimenti per te... di dirti tutto...invece no, sono stata zitta perchè ho avuto paura... ancora una volta ha vinto la ragione - mente-cuore 1-0, per rimanere in tema!Ma cosa voglio pretendere da una donna come me: riflessiva, attenta, pignola, responsabile, originale, ingenua, romantica e anche un po' matta e divertente. Niente... non posso pretendere di più... ti amo... mi sono innamorata di te che mi assomigli così tanto... il mio cuore lo ha capito subito, mentre la mia mente fa ancora fatica ad accettarlo e mi giudica.
Vorrei darti tutto quello che ho dentro. Che è tuo. Vorrei... ma non posso: forse non sarebbe neanche giusto...non è giusto il tempo e tanto meno la situazione.
Mi sono chiesta tante volte cosa provi tu e non sono mai riuscita a darmi una risposta definitiva. Si dice: "è meglio aver amato ed aver perduto che non aver mai amato..."
Certamente vero, ma senza consolazione.