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Dedica a cui stai rispondendo

Una giornata intera passata cercando di riuscire a ricontattarti per dirti qualcosa, qualsiasi cosa…i minuti che passavano così senza che riuscissi a trovare la forza di reagire. Che ne sai di come ci sono stato? Quel “E’ finita” è partito come una fucilata che mi ha spezzato gettandomi in un mare di dolore. Nostalgia, rimpianto, senso di colpa. Poi il silenzio, il vuoto, una totale incapacità di fare qualsiasi cosa, un dolore troppo forte da sormontare e un ripercorrere continuo dei ricordi cercando di capire in cosa avessi sbagliato. Come fai a pensare che ci stia bene? Non ho scelto di stare con loro e devo continuare a fare buon viso solo per mantenere rapporti pacifici; ma non li stimo per niente: li considero delle persone insulse da cui tenermi il più lontano possibile per non farmi coinvolgere troppo dai loro stupidi modi, i loro stupidi pensieri e diventare come loro. Ci sto solo perché non ho scelta. Invece con te una scelta l’ho fatta e non era solo per una cotta. C’è stato qualcosa in te che mi ha colpito, non so dirti esattamente, sarà il modo di essere in totale che mi attira più di altri. Già mi è capitato mi apprezzare persone così in tutti i modi, come ammirazione, come amicizia e altro; sono quelle più sensibili, quelle più attente ai sentimenti, quella curiosità, quell’arguzia e altro. C’è stato questo che mi ha fatto innamorare. Però a un certo punto ho visto che insieme all’anima del poeta c’era qualcosa di molto meno luminoso, un’indole violenta, che poi si è rivoltata contro di me. Ho avuto timore di aver messo i miei sentimenti nelle mani di qualcuno che, non capendomi, mi avrebbe distrutto. Non sono uno crudele e disinteressato. A un certo punto è stata sopravvivenza. Ho preso sentimenti e bagagli e sono andato via. Era più forte di me. Non riuscivo a dirti ti amo vedendo certe cose. Venivo ferito continuamente e per questo queste reazioni stizzite, questi silenzi. Come si fa a dire ti amo ecc. a una persona che poco prima ti ha inflitto l’ennesima ferita? Tutto questo mi ha fatto pensare male e ho chiesto spiegazioni non per offendere e sminuire, ma perché davvero non trovavo spiegazione se non quella di aver giudicato talmente male da essermi trovato davanti una persona che era l’esatto contrario della ragazza che credevo. Mi rendo conto di aver fatto degli errori. Ho idealizzato troppo; ho forse ingigantito le sue intenzioni illudendomi. E’ successo tutto questo anche a causa mia. Ciò nonostante, voglio crederle perché non voglio perderla; forse non conosco abbastanza il suo mondo per poter dire di amarla. Ma vorrei imparare, vorrei riuscirci perché quel qualcosa che ho avvertito all’inizio, quello che c’è, mi spinge a continuare. Ho sentito l’anima di una persona speciale accompagnata dalla sensazione che poteva legarci qualcosa di profondo, che per la prima volta sarei stato bene con qualcuno come con nessun altro. Ogni volta che non credo più ritorna a farsi sentire. Voglio sapere se è così o se è destinata a rimanere un’impressione resa impossibile dal resto. Quello che so è che ogni volta ritorna. Ci deve essere un perché.