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Lo intuii da allora che c’era qualcosa in lei che non somigliava per niente alla maggior parte delle donne...avevo trovato qualcuno che in quel qualcosa mi somigliava. A parte tutte le infatuazioni che ne sono seguite, c’era sempre di fondo quel senso di fratellanza col proprio simile che mi spingeva a cercarla nella speranza di esserle amico. Cosa non avrei dato?! Ma ciò che ci allontanava era quel carattere, inspiegabile per i miei schemi che mi spingeva a diffidare. Non riuscendo a inquadrarlo m’innervosivo, non sapevo come prenderlo, trovavo delle ragioni terribili che erano l’unico modo per giustificare. Si comportava peggio di una gattina col gomitolo e immaginate cosa può succedere se s’incontrano due tipi così: una che scherza sempre e l’altro che si prende sul serio fino all’apocalisse. Il secondo pensa di diretto cose come “Ma cosa vuole da me?”, “Mi sta prendendo in giro…”, “Quale assurda crudele macchinazione razionale e calcolata è mai questa?”. E’ un fatto di caratteri. Uno complessato va a pescare dalle sue esperienze negative di precedenti prese in giro e tende a giustificare tutto così. Quasi al posto del gomitolo mi ci sarei messo io come preda esanime vittima della suo sadico gioco. Fuggivo, tacevo, stavo attento, mi rendevo il meno “attaccabile” possibile, ci andavo coi piedi di piombo e tornavo perché comunque volevo cercare di trovare un modo per creare un legame. E lei come logica reazione si arrabbiava e pensava:”Mi odia :(”. Povero tesoro, non so se ridere o piangere dell’assurdità di questa situazione. Hai fatto di tutto per farmelo capire. Hai traversato distanze e impossibilità, te ne sei fregata dei rischi, hai seminato cartelli sulla mia strada per chilometri, a volte ti avvicinavi a una manciata di centimetri sotto il naso per chiedere:”Mi hai visto?” e io a testa bassa a dirmi:”Ma cosa vuole??No… non può aver fatto quello che ha fatto. Sarò sempre malvoluto e disprezzato. Quello è il mio ruolo. Sì sarà accorta che ho un debole e vuole prendermi in giro.”. Addirittura le strategie sugli abiti per farsi notare… tipo se un giorno mi presentavo jeans e camicia, la volta dopo lei jeans e camicetta; oppure cercava di capire i miei gusti per rendersi amabile; tesoro mi piaci e non so più come cavolo fartelo capire dietro queste difese che scattano sempre.. ti chiedo SCUSA, scusa per averti attribuito motivazioni strane. Non ti capivo. Sì sono forse troppo razionale o forse cieco però, te lo assicuro, mi piaci e contro di te non ho nulla, anzi mi sei simpaticissima per quel qualcosa che ci accomuna. E, ti dirò, anche questo tuo scherzare lo amo. Bellissimo non prendersi troppo sul serio. E’ una cosa che adoro e mi piace tanto come stile di comportamento da adottare anche in prima persona. Scusa se ti ho fatta soffrire. Non volevo. Pensavo davvero che eri una che faceva proprio così con i ragazzi, invece… adesso vieni qui, sì lasciamo perdere il passato, non ti lascio andare, ti stringo forte… scusa. :(
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